Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo 2021-2031
Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo 2021-2031: Guida Completa per Imprese e Professionisti
Il Credito d’Imposta per attività di Ricerca e Sviluppo rappresenta uno degli strumenti più rilevanti per incentivare l’innovazione e la competitività delle imprese italiane, con particolare attenzione alle attività di innovazione tecnologica, design e alla transizione ecologica. La Legge di Bilancio 2022 e successive proroghe hanno esteso e modificato questa agevolazione fino al 2031, prevedendo condizioni e aliquote differenziate in base all’anno di riferimento e alla dimensione dell’impresa. Questa guida completa illustra le principali caratteristiche, i requisiti, le spese ammissibili e gli adempimenti necessari per usufruire del credito d’imposta.
Beneficiari del Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo
Il credito d’imposta è accessibile a una vasta platea di soggetti:
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Imprese di qualsiasi settore e dimensione, sia PMI che grandi imprese.
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Consorzi e reti di impresa dotate di personalità giuridica.
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Enti non commerciali e imprese agricole.
Tale apertura consente a molte realtà imprenditoriali di investire in progetti di ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e design, potendo beneficiare di un sostegno economico significativo e strutturato.
Agevolazioni: Scadenze e Aliquote dal 2021 al 2031
Le aliquote e i massimali del credito d’imposta variano nel tempo in base all’anno di maturazione del credito e alle specifiche attività svolte:
2021-2022
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Ricerca e sviluppo: credito al 20%, con limite massimo di 4 milioni di euro (in crescita rispetto al 12% e 3 milioni del 2020).
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Innovazione tecnologica: credito del 10% sul limite massimo di 2 milioni di euro (era 6% e 1,5 milioni nel 2020).
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Innovazione tecnologica finalizzata a transizione ecologica o digitale 4.0: credito del 15% nel limite di 2 milioni.
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Design e ideazione estetica: credito al 10% con limite di 2 milioni.
Per le imprese nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), le percentuali del credito sono maggiorate:
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25% per grandi imprese
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35% per medie imprese
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45% per piccole imprese
2023
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Tutte le tipologie di attività (ricerca, innovazione tecnologica, innovazione per transizione ecologica/digitale, design) godono di un credito pari al 10%.
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Limiti massimi variabili (es. fino a 5 milioni per ricerca e sviluppo, 2-4 milioni per innovazione/design).
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Confermata la maggiorazione per imprese del Mezzogiorno con stesse percentuali 25%-45%.
2024-2025
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Per ricerca e sviluppo credito al 10% (fino a 5 milioni).
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Per innovazione tecnologica e design il credito scende al 5% con limiti massimi identici.
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Stessa modalità di utilizzo del credito in compensazione in 3 quote annuali uguali.
2026-2031
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Solo ricerca e sviluppo continua al 10% fino a 5 milioni di massimale, con utilizzo in compensazione in 3 quote.
Progetti Agevolabili
Sono riconosciute diverse attività come ammissibili ai fini del credito, suddivise per categoria di intervento:
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Ricerca e sviluppo (Comma 200): ricerca fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale in ambito scientifico o tecnologico.
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Innovazione tecnologica (Comma 201): progettazione di prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati.
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Design e ideazione estetica (Comma 202): attività di concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari in settori quali tessile, moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile, arredo e ceramica.
Spese Ammissibili
Le categorie di spese che entrano nella base di calcolo del credito includono:
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Spese di personale: ricercatori e tecnici con vari tipi di contratto, compresi giovani con titolo di dottore di ricerca o iscritti a dottorati, che contribuiscono al credito con una maggiorazione del 150%.
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Quote di ammortamento e locazioni: beni materiali mobili e software utilizzati per progetti (limite 30% delle spese di personale).
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Contratti di ricerca extra muros: commissionati a università, istituti di ricerca, start-up innovative (ancora con maggiorazione del 150% per ricerca e sviluppo).
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Acquisto/licenza di privative industriali: invenzioni industriali, biotecnologiche, topografie di semiconduttori e nuove varietà vegetali (fino a 1 milione di euro).
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Servizi di consulenza: fino al 20% delle spese di personale o contratti di ricerca, purché stipulati con soggetti residenti o in UE/SEE.
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Materiali e forniture: limitati al 30% delle spese di personale o contratti di ricerca.
Adempimenti e Certificazioni
Per accedere a questo credito è necessario:
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Comunicare preventivamente e aggiornare telematicamente l’ammontare e la pianificazione degli investimenti tramite la procedura GSE (obbligo introdotto dal Decreto-Legge 29 marzo 2024, n. 39).
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Redigere e conservare una relazione tecnica asseverata che illustri dettagliatamente le attività svolte e i risultati conseguiti.
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Ottenere una certificazione rilasciata dal revisore legale dei conti o altro soggetto incaricato della revisione, con possibilità di recupero delle spese fino a 5.000 euro per imprese non obbligate alla revisione.
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Tenere traccia e conservare tutta la documentazione a supporto delle spese agevolate.
È in fase di approvazione una normativa specifica per la certificazione del credito, finalizzata a ridurre il rischio di contestazioni fiscali.
Considerazioni Finali per le Imprese e Consulenti
Il credito d’imposta ricerca e sviluppo costituisce un’opportunità fondamentale per le imprese interessate a investire in innovazione tecnologica, design e sostenibilità, con un sistema di incentivi che valorizza in particolare il Mezzogiorno e le giovani professionalità altamente qualificate. La complessità normativa richiede però un’analisi attenta e una consulenza qualificata per ottimizzare la pianificazione fiscale e garantire la corretta rendicontazione.
Consulenti e professionisti possono affiancare le imprese nella valutazione dei progetti ammissibili, nella predisposizione delle relazioni tecniche e nella gestione delle comunicazioni obbligatorie al Ministero e al GSE.
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