Da regime ordinario a forfettario: requisiti da verificare a fine anno

Passaggoo dal regime ordinario al regime forfettario
Giunti alla fine di questo anno, molti si interrogano sul proprio regime fiscale e se siano ancora validi i requisiti per rimanere nel regime scelto fino ad ora o se sono previsti stravolgimenti all’orizzonte.
Dal regime ordinario al regime forfettario: quali sono i requisiti
La risposta è no. Nella manovra che sarà attiva per l’anno in arrivo, non ci saranno grandi cambiamenti per il regime forfettario che quindi manterrà le caratteristiche avute finora:
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Limite di ricavi e compensi annui attualmente ancora fissato a 65mila euro;
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Non possono avvalersi del regime forfettario i contribuenti la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso o erano intercorsi nei due precedenti periodi d’imposta rapporti di lavoro. In questi casi, la preclusione non è assoluta, ma il fatturato (incassato nel periodo d’imposta) non deve superare il 51% dei compensi totali del contribuente;
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Il limite delle spese sostenute per personale dipendente o per lavoro accessorio dev’essere per un ammontare massimo di 20 mila euro lordi.
Molti professionisti in regime ordinario è bene che in questo mese considerino il passaggio al regime agevolato se ne posseggono i requisiti.
È bene ricordare che fino ad ora chi era nel regime ordinario era vincolato per almeno un triennio, trascorso il quale poteva valutare un cambiamento di regime per passare al forfettario. Ad oggi ci si può “svincolare” anche prima del decorso del triennio di validità iniziale, optando per il regime forfettario.
È importante fare ogni valutazione con il supporto di un consulente e commercialista di fiducia per scegliere la soluzione più vantaggiosa per la propria attività.
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