Danno da errata diagnosi
L’errata diagnosi di una malattia grave, quale è un tumore comporta, se accertata, varie conseguenze.
Ci si riferisce ad un mancato accertamento della malattia che comporta inevitabilmente un ritardo nella cura del paziente.
Se quest’ultimo, non sentendosi fisicamente in forma, decide di consultare un altro medico rispetto a quello che ha fatto la diagnosi iniziale, si salva la vita se non lascia decorrere un lasso di tempo troppo lungo che lo espone ad un peggioramento inevitabile per la sua salute.
Il falso negativo relativo alla mancata diagnosi è molto pericoloso e può comportare conseguenze negative gravi per la persona dato che, accertata l’esistenza della malattia, bisognerà correre ai ripari e rimediare alla omissione della prima diagnosi.
Ovviamente occorre provare il nesso di causalità fra i danni subiti dal paziente, ivi compreso il decesso, tra l’attività del sanitario e l’evento lesivo (fra le tante, si veda Tribunale Massa, 27/12/2017, n.1087).
Il danno può essere non solo biologico, ossia il danno alla salute che, in caso di mancato accordo con il medico o la struttura sanitaria di cui fa parte, verrà calcolato in giudizio in base a Tabelle in vigore presso i Tribunali competenti per la causa (ad esempio quelle di Milano, adottate da molti altri Tribunali) ma altresì morale, ossia il danno da sofferenza del soggetto che ha subito l’errore medico e anche psicologico quale il danno da ansia e stress che lo ha convolto per la diagnosi errata.
Va, infatti, accolta la domanda di risarcimento nei confronti della struttura sanitaria e del medico responsabile dell’errore che, anche per un tempo breve, ha provocato un turbamento emotivo di natura ansiosa non lieve (Tribunale Palermo sez. III, 24/02/2016, n.1227).
E’ bene avvertire che la persona, per la trattazione dell’argomento, dovrà rivolgersi necessariamente a un avvocato che valuterà, tramite anche propri consulenti medici, se vi sia stata una diagnosi errata e le conseguenze in modo che il paziente sia informato delle iniziative più opportune per la sua tutela.
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