Debito pubblico, record storico in Italia: quali effetti sul Pil?


Corre il debito pubblico in Italia. E schizza anche quello globale. Ma cosa si intende per debito pubblico? Quali possibili soluzioni all'indebitamento dello Stato?
Debito pubblico, record storico in Italia: quali effetti sul Pil?

Torna a salire il debito pubblico: è massimo storico in Italia.

L’allarme è lanciato da Bankitalia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” diffusa lo scorso agosto.

A luglio 2020, il debito pubblico italiano raggiunge i 2.560,5 miliardi di euro: l’asticella sale e fa registrare un aumento di quasi 30 miliardi rispetto al mese precedente. E ancora. Con uno scatto in avanti di 20,5 miliardi di euro rispetto a maggio 2020, nel mese di giugno il debito pubblico italiano tocca quota 2.530,6 miliardi di euro.

A determinare questo balzo senza precedenti sono soprattutto la crisi economica e sociale causata dalla pandemia da coronavirus e le ingenti risorse stanziate per affrontarla.


Cos’è il debito pubblico?

Corre, dunque, il debito pubblico e resta il principale sorvegliato speciale delle maggiori agenzie di rating. 

Ma cosa si intende per debito pubblico? Perché il rapporto tra debito pubblico e Pil è così determinante e quali conseguenze effettive ha sull’economia reale?

Facciamo chiarezza. In estrema sintesi, l’espressione debito pubblico si riferisce all’ammontare complessivo del debito contratto da uno Stato per far fronte ai propri bisogni e necessità.

Tra le opzioni finanziarie più utilizzate dallo Stato per procurarsi la liquidità necessaria e rifinanziare il debito c’è l’emissione di obbligazioni a breve, media o lunga scadenza: i cosiddetti titoli di Stato.


Titoli di debito irredimibili, possibile soluzione?

Il debito pubblico, dunque, è un elemento fondamentale per comprendere lo stato di salute di un Paese, soprattutto in connessione con il Pil: un dato che fa capire qual è il tasso di produzione di uno Stato e quali, invece, le sue passività.

Quali gli scenari futuri in Italia? Quali le possibili soluzioni all’indebitamento dello Stato italiano?

La riduzione del debito pubblico dovrebbe essere uno dei grandi temi della politica italiana. Ma qualcosa, finora, non ha funzionato.

L’ipotesi della classe dirigente di ridurre il debito pubblico con un aumento consistente del Pil (mai visto da anni) sembra non portare da nessuna parte.

Sarebbe forse più opportuna una riduzione drastica di 20-30 punti percentuale del debito pubblico tramite il conferimento in un “fondo degli italiani” di una parte del patrimonio pubblico con un contemporaneo annullamento dei titoli di debito? Oppure sarebbe più indicata, soprattutto in questo periodo di emergenza Covid, l’emissione di titoli di debito irredimibili, che tecnicamente non avrebbe gravato sul debito pubblico? 

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di Massimiliano Gallina

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