Delega Fiscale – forse ci siamo
Il Governo sembrerebbe intenzionato ad approvare entro il corrente mese di giugno gli otto decreti inseriti nella Delega Fiscale
Questa volta, pare proprio sia quella buona. Dopo gli innumerevoli rinvii, il Governo ha dichiarato che non ci dovrebbero essere ulteriori slittamenti: entro, al più tardi, il 27 giugno, gli otto decreti di cui alla Delega Fiscale vedranno finalmente la luce. Era ora!
La speranza è che non si tratti di ulteriori soluzioni di compromesso che nulla toglierebbero o aggiungerebbero all’attuale situazione di precarietà in cui già ci si trova.
Facciamo un rapido riepilogo delle materie oggetto di intervento.
CONTENZIOSO TRIBUTARIO
Fra tutte le misure in previsione, spicca l’estensione della mediazione anche con riguardo agli avvisi emessi dall’Agenzia delle Dogane, da Equitalia e, soprattutto, dagli Enti Locali. Come noto, tra vecchia ICI e nuove TARI e TASI, il contenzioso coi Comuni, infatti, ha raggiunto numeri impressionanti che si spera di potere ridurre drasticamente.
SANZIONI
Il riordino delle sanzioni amministrative e penali è un altro settore critico. Si parla di ridefinire le soglie sulla base delle quali sarà prevista la depenalizzazione del reato. Non saranno, però, concessi "sconti" nelle ipotesi come quelle concernenti le frodi documentali, in cui la gravità ai fini dell'evasione rimarrà sempre penalmente rilevante. Questo è il decreto che aveva causato particolare imbarazzo politico, in quanto riguardava la c. d. "Salva Berlusconi"; e che il Governo aveva preferito bloccare, con varie e assai poco verosimili scuse, di fatto così impedendo l’uscita anche delle altre e ben più rilevanti disposizioni afferenti questioni di carattere generale, quali, a esempio, l’abuso del diritto. Ai più (incluso chi scrive), parrebbe assolutamente inaccettabile definire delle soglie di punibilità sulla base di una percentuale, piuttosto che in relazione al loro valore assoluto. Sinceramente (eccettuato, appunto, quello di salvare qualcosa e/o qualcuno), non si riesce a comprendere per quale motivo illogico e assai probabilmente pure incostituzionale, un’evasione - esempio - di 1.000 euro dovrebbe essere considerata penalmente rilevante e una di 1.000.000 no, solo perché in base ai parametri del rispettivo fatturato societario, la prima equivale a una percentuale superiore. Sarebbe come considerare punibile penalmente chi causa un graffio, e non chi provoca una frattura, sulla base del fatto che il secondo è molto più "grosso e potente" rispetto al primo. Vedremo cosa prevedrà il decreto...
INTERPELLO
Dovrebbe essere già pronto anche il decreto che disciplina i casi in cui è possibile attivare la procedura dell’interpello:
- obiettiva incertezza sull'interpretazione delle norme tributarie;
- nuovi investimenti o adesione alla cooperative compliance;
- disapplicazione di norme fiscali che limitano agevolazioni, crediti d’imposta e deduzioni di costi, per contrastare l’elusione;
- applicazione della nuova disciplina sull'abuso del diritto (forse il provvedimento più atteso, su cui si dibatte in dottrina e giurisprudenza, da anni).
CATASTO
A sentire il Governo, il decreto che provvede alla revisione completa delle rendite catastali sulla base dei valori di mercato è pronto da tempo, ma occorre coordinarlo con la futura Local Tax, in partenza dal prossimo 2016. È prevista la determinazione delle rendite catastali in base ai metri quadri e non più ai vani, in funzione di uno specifico algoritmo.
RISCOSSIONE
La riscossione locale relativa alle attività di liquidazione, accertamento e riscossione volontaria delle entrate, anche tributarie, degli Enti Locali, sarà tolta a Equitalia e assegnata a un Consorzio di nuova costituzione che opererà direttamente in nome e per conto dei Comuni.
GIOCHI
A decorrere dal prossimo 1° luglio 2015, i giochi saranno sottoposti a imposta mediante un prelievo erariale unico sulla base imponibile, costituita dalla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte. Detto prelievo dovrebbe variare dal 20% (scommesse) al 60% (slot machine).
EVASIONE
Le misure previste dovrebbero riguardare: il superamento dell'imposta di bollo, la revisione delle tax expenditures e l'aggancio delle detrazioni per spese sanitarie, per badanti e per quelle veterinarie, al reddito complessivo dei contribuenti.
IRI
L’IRI (attenzione a non farsi trarre in inganno dall’acronimo, ben noto agli Italiani per svariati casi di mala-gestione) è la nuova Imposta sul Reddito dell'Imprenditore. Detto ultimo provvedimento, peraltro, è fortemente in dubbio posto che, al momento, il Governo ha ben altre gatte da pelare per trovare i fondi occorrenti a coprire le ultime obbligatorie uscite impreviste verificatesi (es: pensioni), e appare difficile che riesca a reperire i circa 700 milioni di costo dell’IRI, a cui si dovrebbero oltre tutto aggiungere gli altri 400 milioni relativi al regime per cassa per le piccole e medie imprese. Pare, dunque, assai probabile che il decreto in questione non riesca a vedere la luce e i provvedimenti saranno tra quelli da inserire nella prossima legge di stabilità.
Poco male: di nuove imposte, ci pare che non se ne senta davvero alcuna necessità.
La speranza è che non si tratti di ulteriori soluzioni di compromesso che nulla toglierebbero o aggiungerebbero all’attuale situazione di precarietà in cui già ci si trova.
Facciamo un rapido riepilogo delle materie oggetto di intervento.
CONTENZIOSO TRIBUTARIO
Fra tutte le misure in previsione, spicca l’estensione della mediazione anche con riguardo agli avvisi emessi dall’Agenzia delle Dogane, da Equitalia e, soprattutto, dagli Enti Locali. Come noto, tra vecchia ICI e nuove TARI e TASI, il contenzioso coi Comuni, infatti, ha raggiunto numeri impressionanti che si spera di potere ridurre drasticamente.
SANZIONI
Il riordino delle sanzioni amministrative e penali è un altro settore critico. Si parla di ridefinire le soglie sulla base delle quali sarà prevista la depenalizzazione del reato. Non saranno, però, concessi "sconti" nelle ipotesi come quelle concernenti le frodi documentali, in cui la gravità ai fini dell'evasione rimarrà sempre penalmente rilevante. Questo è il decreto che aveva causato particolare imbarazzo politico, in quanto riguardava la c. d. "Salva Berlusconi"; e che il Governo aveva preferito bloccare, con varie e assai poco verosimili scuse, di fatto così impedendo l’uscita anche delle altre e ben più rilevanti disposizioni afferenti questioni di carattere generale, quali, a esempio, l’abuso del diritto. Ai più (incluso chi scrive), parrebbe assolutamente inaccettabile definire delle soglie di punibilità sulla base di una percentuale, piuttosto che in relazione al loro valore assoluto. Sinceramente (eccettuato, appunto, quello di salvare qualcosa e/o qualcuno), non si riesce a comprendere per quale motivo illogico e assai probabilmente pure incostituzionale, un’evasione - esempio - di 1.000 euro dovrebbe essere considerata penalmente rilevante e una di 1.000.000 no, solo perché in base ai parametri del rispettivo fatturato societario, la prima equivale a una percentuale superiore. Sarebbe come considerare punibile penalmente chi causa un graffio, e non chi provoca una frattura, sulla base del fatto che il secondo è molto più "grosso e potente" rispetto al primo. Vedremo cosa prevedrà il decreto...
INTERPELLO
Dovrebbe essere già pronto anche il decreto che disciplina i casi in cui è possibile attivare la procedura dell’interpello:
- obiettiva incertezza sull'interpretazione delle norme tributarie;
- nuovi investimenti o adesione alla cooperative compliance;
- disapplicazione di norme fiscali che limitano agevolazioni, crediti d’imposta e deduzioni di costi, per contrastare l’elusione;
- applicazione della nuova disciplina sull'abuso del diritto (forse il provvedimento più atteso, su cui si dibatte in dottrina e giurisprudenza, da anni).
CATASTO
A sentire il Governo, il decreto che provvede alla revisione completa delle rendite catastali sulla base dei valori di mercato è pronto da tempo, ma occorre coordinarlo con la futura Local Tax, in partenza dal prossimo 2016. È prevista la determinazione delle rendite catastali in base ai metri quadri e non più ai vani, in funzione di uno specifico algoritmo.
RISCOSSIONE
La riscossione locale relativa alle attività di liquidazione, accertamento e riscossione volontaria delle entrate, anche tributarie, degli Enti Locali, sarà tolta a Equitalia e assegnata a un Consorzio di nuova costituzione che opererà direttamente in nome e per conto dei Comuni.
GIOCHI
A decorrere dal prossimo 1° luglio 2015, i giochi saranno sottoposti a imposta mediante un prelievo erariale unico sulla base imponibile, costituita dalla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte. Detto prelievo dovrebbe variare dal 20% (scommesse) al 60% (slot machine).
EVASIONE
Le misure previste dovrebbero riguardare: il superamento dell'imposta di bollo, la revisione delle tax expenditures e l'aggancio delle detrazioni per spese sanitarie, per badanti e per quelle veterinarie, al reddito complessivo dei contribuenti.
IRI
L’IRI (attenzione a non farsi trarre in inganno dall’acronimo, ben noto agli Italiani per svariati casi di mala-gestione) è la nuova Imposta sul Reddito dell'Imprenditore. Detto ultimo provvedimento, peraltro, è fortemente in dubbio posto che, al momento, il Governo ha ben altre gatte da pelare per trovare i fondi occorrenti a coprire le ultime obbligatorie uscite impreviste verificatesi (es: pensioni), e appare difficile che riesca a reperire i circa 700 milioni di costo dell’IRI, a cui si dovrebbero oltre tutto aggiungere gli altri 400 milioni relativi al regime per cassa per le piccole e medie imprese. Pare, dunque, assai probabile che il decreto in questione non riesca a vedere la luce e i provvedimenti saranno tra quelli da inserire nella prossima legge di stabilità.
Poco male: di nuove imposte, ci pare che non se ne senta davvero alcuna necessità.
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