Deliberazione Regione Lazio 9 febbraio 2016, n. 36
Indirizzi e direttive per l`applicazione del “Piano Casa” (Parte Prima)
Con Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 13 del 16/02/2016, è stata pubblicata una nuova deliberazione della regione Lazio che indica nuove direttive per l'applicazione del Piano Casa, in questo primo articolo Parleremo dell'Articolo 4 di tale delibera, che spiega il criterio di Conversione superfice/volume e definizione dei parametri edilizi per l’attuazione degli interventi del Piano Casa stesso.
L’articolo 2, comma 5 della legge, nel testo modificato dalla l.r. 10/2014, impone di utilizzare i parametri
urbanistico-edilizi posti alla base del titolo abilitativo per determinare la consistenza edilizia degli edifici
esistenti e per il calcolo della premialità consentita ai sensi degli articoli 3, 3bis, 3ter, 4 e 5 del Piano Casa
regionale.
Più precisamente, nei comuni che hanno introdotto la SUL quale parametro urbanistico edilizio posto a base del titolo abilitativo, nella determinazione del parametro edilizio rappresentativo della consistenza edilizia dello stato ante-operam e per il calcolo della relativa premialità, si devono applicare i seguenti criteri:
1) Nel caso in cui il Volume costruito (Vc) rappresenti la consistenza edilizia alla base del titolo abilitativo, lo stesso viene convertito in SUL utilizzando la formula di conversione S=V/3,20 (dove S rappresenta la SUL e V il Volume costruito Vc);
2) Nel caso in cui la Superfice lorda rappresenti la consistenza edilizia alla base del titolo abilitativo, la stessa viene convertita in SUL mediante perizia giurata o relazione asseverata di un tecnico abilitato e nel rispetto delle NTA del vigente PRG;
3) La Superfice netta, che rappresenta la consistenza edilizia alla base dei condoni, viene convertita in SUL mediante perizia giurata o relazione asseverata di un tecnico abilitato in relazione allo stato di fatto dell’edificio;
4) Nel caso in cui la preesistenza legittima non faccia riferimento a parametri edilizi (alcuni degli
ampliamenti e cambi di destinazione d’uso oggetto di condono nonché edifici legittimamente realizzati in epoca in cui non era richiesto alcun titolo edilizio) la SUL viene determinata mediante perizia giurata o relazione asseverata di un tecnico abilitato in relazione allo stato di fatto dell’edificio.
L’articolo 2, comma 5 della legge, nel testo modificato dalla l.r. 10/2014, impone di utilizzare i parametri
urbanistico-edilizi posti alla base del titolo abilitativo per determinare la consistenza edilizia degli edifici
esistenti e per il calcolo della premialità consentita ai sensi degli articoli 3, 3bis, 3ter, 4 e 5 del Piano Casa
regionale.
Più precisamente, nei comuni che hanno introdotto la SUL quale parametro urbanistico edilizio posto a base del titolo abilitativo, nella determinazione del parametro edilizio rappresentativo della consistenza edilizia dello stato ante-operam e per il calcolo della relativa premialità, si devono applicare i seguenti criteri:
1) Nel caso in cui il Volume costruito (Vc) rappresenti la consistenza edilizia alla base del titolo abilitativo, lo stesso viene convertito in SUL utilizzando la formula di conversione S=V/3,20 (dove S rappresenta la SUL e V il Volume costruito Vc);
2) Nel caso in cui la Superfice lorda rappresenti la consistenza edilizia alla base del titolo abilitativo, la stessa viene convertita in SUL mediante perizia giurata o relazione asseverata di un tecnico abilitato e nel rispetto delle NTA del vigente PRG;
3) La Superfice netta, che rappresenta la consistenza edilizia alla base dei condoni, viene convertita in SUL mediante perizia giurata o relazione asseverata di un tecnico abilitato in relazione allo stato di fatto dell’edificio;
4) Nel caso in cui la preesistenza legittima non faccia riferimento a parametri edilizi (alcuni degli
ampliamenti e cambi di destinazione d’uso oggetto di condono nonché edifici legittimamente realizzati in epoca in cui non era richiesto alcun titolo edilizio) la SUL viene determinata mediante perizia giurata o relazione asseverata di un tecnico abilitato in relazione allo stato di fatto dell’edificio.
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