Detassazione 2017, cosa cambia?


Aumentati gli importi detassabili e i limiti reddituali dei dipendenti
Detassazione 2017, cosa cambia?
Anche per quest’anno, la Legge di Stabilità 2017 approvata con Legge 11 dicembre 2016, n. 232 ha previsto la detassazione, tramite applicazione di un’aliquota fissa pari al 10%, dei premi corrisposti ai dipendenti. Rispetto a quanto previsto per l’anno 2016, le novità si possono così riassumere: aumento degli importi detassabili e aumento dei limiti reddituali dei dipendenti. Per quanto riguarda il primo aspetto, il legislatore ha stabilito un aumento dei premi detassabili innalzando l’importo del premio da 2.000,00 € a 3.000,00 €, e nel caso di coinvolgimenti paritetico dei lavoratori l’importo è innalzato da 2.500,00 € a 4.000,00 €. Per quanto riguarda i limiti reddituali, la previgente disciplina stabiliva che solo coloro i quali non superavano il reddito annuo di 50.000,00 € potevano accedere al benefico, per il 2017 tale limite è innalzato a 80.000,00 €.

Come per l’anno 2016, anche per il 2017, i premi devono essere di ammontare variabile, e la loro corresponsione deve essere legata ad incrementi di: produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili. Per questo motivo devono essere specificatamente previsti da appositi accordi di secondo livello, i quali devono essere depositati entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione.

Si specifica che a fronte di quanto sopra esposto, i premi non agevolabili sono quelli previsti da contratti collettivi nazionali, da contratti o accordi individuali plurimi o da contratti o accordi individuali.
Infine, la Legge di Stabilità ha previsto anche per quest’anno, la facoltà per il lavoratore di optare per la trasformazione in tutto o in parte dell’importo del premio detassabile in Welfare Aziendale. In questo modo si potrà usufruire di una piena esenzione fiscale in luogo dell’assoggettamento al 10%. Si specifica che tale scelta dovrà comunque rispettare le soglie massime di esclusione dalla base imponibile previste dall’articolo 51, comma 2 del TUIR

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di Lorella Farina

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