Dipendenze: come uscirne?


Oggi le dipendenze sono molto diffuse nella popolazione e producono un peggioramento significativo nella qualità di vita
Dipendenze: come uscirne?

 

Le dipendenze oggi sono molto diffuse; vecchie e nuove dipendenze nascono in tutta la popolazione in generale. In particolare, l'elevato uso di cocaina in Italia, come in altri paesi, esprime un dato allarmante, sempre in crescita.

La sostanza, in genere, non viene percepita pericolosa dalla maggior parte dei consumatori, finché non diventa un problema vero e proprio. La facile reperibilità e l'accesso immediato ne favoriscono la massima proliferazione. Purtroppo, molteplici persone accedono alla sostanza, innescando meccanismi di dipendenza difficilmente eliminabili a livello neuronale. In realtà i costi sociali e personali sono elevatissimi, la dipendenza da cocaina è infatti una patologia piuttosto grave con possibilità di recidive frequenti o saltuarie, anche dopo diverso tempo di astinenza dalla sostanza stessa. Le conseguenze sociali riguardano la perdita del lavoro, la fine di relazioni significative, peggioramento della qualità di vita. L’unica compagna di vita è la sostanza.

Ormai la letteratura scientifica afferma che trattasi di un fenomeno complesso, il quale interessa tutte le classi sociali, diverse tipologie di personalità con modalità di utilizzo diversificate e variegate.

Occorre inoltre porre attenzione sui diversi disturbi dell'umore spesso correlati all'utilizzo di cocaina.

In base alla classificazione del DSMV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), possiamo distinguere disturbi depressivi, come la depressione unipolare, disturbi bipolari, disturbi ciclotimici. Ad esempio il disturbo bipolare è caratterizzato dall’alternanza di fasi depressive con fasi di umore irritabile o euforico. Questi disturbi sono piuttosto diffusi nella popolazione generale e possono essere pregressi all’utilizzo della dipendenza da sostanze come la cocaina. La doppia diagnosi complica in modo significativo il quadro clinico ed il trattamento.  

Occorre porre attenzione a tali disturbi dell’umore in quanto peggiorano la qualità di vita a livello sociale, affettivo. Gravi complicanze sono rappresentate dall’abuso, appunto, di droghe e/o alcool e, infine, dal suicidio. La corretta cura di questi disturbi diviene, quindi, prioritaria per tutelare il benessere della persona.

In primis, occorre trattare questi disturbi, la persona spesso coinvolta parla di autocura attraverso la sostanza e/o l'alcool. In pratica, tutte le relazioni della persona peggiorano, si rischia di perdere la capacità di sentire le emozioni, si mette a repentaglio l'intera vita. Il soggetto non è libero, ma dominato dalla sostanza. Tutto perde di significato, allora solo la persona coinvolta può porre fine a questo baratro, iniziando un percorso di cura e trattamento specialistico presso una struttura pubblica o privata. La vera spinta al cambiamento è la motivazione e il senso di responsabilità della persona. Quando la persona prende consapevolezza del problema, allora, è possibile il cambiamento.

Racconta un cliente:
"Con l'utilizzo della sostanza vivi ai margini, sull'orlo del precipizio in ogni momento, ti senti come sotto una coltre di ghiaccio da cui non riesci a riemergere, rischi di soffocare. Ti manca l’ossigeno letteralmente.  Spesso il confine è sottile, in un attimo la tua vita prende una direzione distruttiva da cui è molto difficile tornare indietro.
Non vuoi responsabilità, ti giustifichi come un ragazzino, racconti bugie a te stesso e agli altri. Le relazioni perdono di significato e sei prigioniero della sostanza. Credi che la sostanza ti dia una marcia in più perché tu non sei tossicodipendente, tutte bugie!
La tua vita non è nelle tue mani ma il poter forte e è della sostanza. Il tuo cervello è schiavo e dipendente continuamente dalla cocaina.
Le ombre ti avvolgono, non sei lucido, se ti droghi finisci per spegnere la tua vita. Credi di averne il controllo, in realtà non hai assolutamente nessun controllo su te stesso.
Dopo tanto tempo e ricadute mi sono reso conto che solo la presa di coscienza permette il cambiamento, il passato non si può cambiare, ma è possibile agire ora, sul presente riappropriandosi della vita con forza e autenticità"
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Link consigliati:
•    National Institute on Drug Abuse;
•    AmericanPsychological Association

 

Articolo del:


di Donatella Costa

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