Diritto al risarcimento per il convivente
Risarcimento del danno da fatto illecito anche per il convivente more uxorio
Con la sentenza nr. 7128 del 21 marzo 2013, la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione - Presidente Berruti, giudicando in ordine ad un infortunio occorso ad un operaio durante l'esecuzione di opere edili, ha disposto che il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito scatta anche per il convivente more uxorio del danneggiato; ciò quando risulti dimostrata una relazione caratterizzata da tendenziale stabilità e da mutua assistenza morale e materiale.
Secondo la Suprema Corte, infatti, si deve riconoscere rilevanza giuridica all'esistenza di un rapporto affettivo, non necessariamente assimilabile ad un rapporto di coniugio, purchè abbia i caratteri oggettivi e dimostrati di serietà e stabilità.
Con una siffatta portata, con chiaro ed espresso riferimento alle note sentenze di San Martino 2008, la Corte di legittimità ha ulteriormente chiarito che, affinchè si configuri la lesione di un interesse di rilevanza costituzionale, la convinenza non deve intendersi necessariamente come coabitazione, quanto, piuttosto, come stabile legame tra due persone, connotato da duratura e significativa comunanaza di vita e di affetti.
Secondo la Suprema Corte, infatti, si deve riconoscere rilevanza giuridica all'esistenza di un rapporto affettivo, non necessariamente assimilabile ad un rapporto di coniugio, purchè abbia i caratteri oggettivi e dimostrati di serietà e stabilità.
Con una siffatta portata, con chiaro ed espresso riferimento alle note sentenze di San Martino 2008, la Corte di legittimità ha ulteriormente chiarito che, affinchè si configuri la lesione di un interesse di rilevanza costituzionale, la convinenza non deve intendersi necessariamente come coabitazione, quanto, piuttosto, come stabile legame tra due persone, connotato da duratura e significativa comunanaza di vita e di affetti.
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