Diritto all'Oblio


Diritto degli utenti internet alla cancellazione delle ricerche effettuate tramite i motori di ricerca
Diritto all'Oblio
Diritto all’oblio

Con la sentenza della Corte di giustizia Ue (C-131/12) si è stabilito che il gestore di un motore di ricerca, in quel caso Google, deve eseguire le istanze di coloro che invocano il diritto all'oblio, ovvero la cancellazione dall'elenco dei risultati di ricerca verso pagine pubblicate da terzi che contengono notizie sul richiedente.

Secondo la Corte, la richiesta deve trovare esecuzione anche nei casi in cui i siti con le pagine web originarie non abbiano provveduto alla cancellazione dei dati e le informazioni fornite risultino veritiere.

Il tema è attualissimo ed è stato recepito anche nella "Dichiarazione dei diritti in internet" presentata dal professore Stefano Rodotà il 13 ottobre 2014 per conto della Commissione di studio istituita dalla Camera dei deputati. L'articolo 10, in questa direzione, riconosce il diritto all'oblio, ma tiene conto delle esigenze di ottenere informazioni su questioni di interesse generale e su persone pubbliche.

a cura dell’avv. Ernesto Maria Cirillo

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di avv. Ernesto Maria Cirillo

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