Disaster Recovery: suona come un anatema, ma cos'è?


Disaster Recovery, molti non sanno neanche cosa sia, eppure è l'unica cosa a cui bisognerebbe pensare per non perdere il bene più prezioso per una azienda
Disaster Recovery: suona come un anatema, ma cos'è?

Se dovessi chiedere a chiunque abbia un’impresa “cosa ha più valore in azienda?”, la maggior parte farebbe un elenco di macchinari, attrezzature e materie prime.
Nel 90% dei casi, però, sbagliano perché il bene più prezioso sono I DATI!

Parliamo di tutte quelle informazioni, progetti, archivi maturati e consolidati negli anni di attività, quindi parliamo delle anagrafiche clienti e fornitori con i preventivi, gli sconti e gli accordi commerciali, parliamo della progettazione dei propri prodotti, le soluzioni tecniche, le istruzioni di montaggio etc.

Prendiamo un periodo di riferimento di 10 anni, ovvero l’obbligo legislativo di conservazione dei documenti fiscali e facciamo alcuni conti alla mano:
Una persona dell’amministrazione prende uno stipendio netto di 1.400/1.500€ al mese, se aggiungiamo le tasse arriviamo a circa 2.500€: il suo lavoro è costato in totale 300.000€.
Un tecnico progettista prende uno stipendio di 2.000€ al mese (più le tasse saranno 3500€ circa): il suo lavoro è costato in totale 420.000€.
Se perdo tutti i dati, dovrei rifare tutto da zero: danno totale 720.000€, più i costi indiretti come ritardi nel lavoro, mancate vendite etc.
Pensate e moltiplicate questi valori per N persone e per un numero superiore di anni di attività, Siamo sicuri che la cosa più importante sia il macchinario da 200.000€?

Questo è uno degli errori più comuni e più pericolosi che un titolare di azienda possa fare: sottovalutare l’importanza e il valore dei dati che ha a disposizione.

Non a caso si parla di Disaster Recovery (alla lettera Recupero del Disastro), perché non capita mai e vi auguro che non capiti mai, ma quando capita è un completo disastro!

Esistono due livelli di precauzioni da adottare:

1.    Prevenzione;

2.    Piano di Recupero.


Partiamo dalla prevenzione.

Si sa, prevenire è meglio che curare, la pubblicità di un noto dentifricio la ricordiamo tutti. I metodi di prevenzione in questi casi sono svariati, perché svariati sono le possibili cause del problema.

Facciamo alcuni esempi di problema:
- Virus, Cryptovirus, Malware, ma anche dipendenti distratti, in malafede o in fase di licenziamento sono tutte cause che posso generare un problema di tipo logico; le informazioni e i dati vengono cancellati, rubati o presi in ostaggio. Per prevenire bisogna avere un antivirus, sistemi antiintrusione e di filtro (firewalling in gergo tecnico), criteri di accesso controllati;

- Rottura, malfunzionamento, usura ma anche allagamenti, incendio, furto sono tutti problemi di tipo fisico e per prevenirli bisogna adottare sistemi di ridondanza, sicurezza e protezioni degli apparati.

Quando le soluzioni di prevenzione non vanno a buon fine, perché nessun sistema è sicuro al 100%, allora bisogna avere un Piano di Recupero ovvero sapere come recuperare i dati e come far ripartire il sistema nel minor tempo possibile. Difatti, oltre ai costi visti prima, in caso di recupero bisogna considerare i costi indiretti dovuti al fermo: dipendenti che non possono far nulla, ordini persi, fatturato mancato, etc.

L’argomento è vasto anche in questo caso, quindi, vi darò solo uno spunto per riflettere.
In alcuni casi mi son sentito dire: ma non possiamo prendere un disco esterno, con 100€ prendo 4 Tera e ci sta tutto, e facciamo una copia ogni tanto?

La mia risposta è sempre: terresti la fotocopia di un documento importante vicino all’originale sulla mensola del soggiorno?
Difatti, la solidità e l’affidabilità di un disco esterno è paritetica all’esempio che vi ho portato.

Per backup intendo un sistema con una molteplicità di supporti e di tecnologia possibili (LTO, RDX sono quelli più in voga la momento) e che siano sotto controllo da parte di un software che ne verifichi la funzionalità e che, in caso di problemi, avvisino del mancato backup o di un problema.

Ma non solo, ogni tanto va anche verificato che funzioni tutto, facendo delle verifiche che il backup contenga dati buoni e leggibili.

Esempio alla portata di tutti: metto qualcosa in dispensa a lunga scadenza, ma ogni tanto devo controllare che non sia scaduto altrimenti quando avrò fame non potrò mangiarlo.

Spero di avervi fatto riflettere e che penserete a fare un controllo di “COSA AVETE IN DISPENSA” o se la dispensa non è vuota.

 

Articolo del:


di Michele Iacobino

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