Discopatia lombare negli autisti


Esiste o no un collegamento tra l'attività di autista e la discopatia lombare?
Discopatia lombare negli autisti
Scopo di questo breve articolo è comprendere se esita o no un collegamento tra l'attività di autista e lo genesi di discopatia lombare.
La relazione tra tale mansione e lo sviluppo di malattie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico è ben documentata da tempo.
In particolare sono numerosi gli studi clinici ed epidemiologici che hanno rilevato una quota di alterazioni del tratto lombare del rachide significativamente maggiore in autisti impiegati nel trasporto pubblico rispetto alla popolazione generale.
Ad esempio nell’ambito di una pubblicazione del 2010 sul "Giornale italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia", è emersa una prevalenza di lombalgia pari al 46,2% nel campione esaminato composto da autisti di autobus.
I principali fattori di rischio dell'autista (sia di autous così come di pulmman o di mezzi pesanti) sono rappresentati dal mantenimento di postura fissa e, in particolare, dall'esposizione alle vibrazioni.
A conferma di quanto detto, nello studio sopracitato si trova scritto che: "l’esposizione combinata e protratta nel tempo a fattori fisici come le vibrazioni trasmesse al corpo intero, a fattori biomeccanici come la posizione seduta prolungata e la rotazione e flessione del tronco sarebbe responsabile delle patologie del rachide riscontrate".
Questo studio ha dunque confermato quanto già noto in letteratura sul ruolo di alcuni rischi (in particolare le vibrazioni) cui si espongono i conducenti di autobus, nello sviluppo della discopatia lombare.
A tal proposito in una pubblicazione dell’INAIL (I disturbi muscolo-scheletrici lavorativi) risalente al 2012 si trova scritto che "l’attività di autista (di autocarri, mezzi di movimentazione terra, trattori, autobus, ecc.) espone a rischi specifici per la schiena dovuti alla posizione seduta protratta nel tempo e alle vibrazioni a cui è esposto il corpo intero".
Possiamo pertanto affermare come sia ormai dimostrato scientificamente il collegamento tra le vibrazioni cui si espone un autista di autobus o mezzo pesante e lo sviluppo di una discopatia lombare (dal bulging fino all'ernia vera e propria).
Proprio in ragione di tale evidenza scientifica, esiste una specifica tutela di malattia da parte dell'INAIL.
Come dimostrare l'esistenza della malattia?
Gli esami principali sono la RMN (Risonanza Magnetica Nucleare) del rachide lombare e la EMG (ElettroMioGrafia) degli arti inferiori.

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di Niccolò Maria Sposimo

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