Ecco perché ristrutturare casa non deve fare paura!
Il giusto approccio alla ristrutturazione dipende da fattori quali la scelta dell’impresa e del progettista (interfacciarsi con un’unica figura professionale in grado di gestire tutto l’iter burocratico, progettuale ed esecutivo); l’ARCHITETTO come figura fondamentale capace di seguire il cantiere nelle sue fasi (pratica edilizia, sicurezza, direzione lavori, gestione impresa/cantiere); la PROGETTAZIONE definisce i futuri spazi, funzionalizza, razionalizza, definisce i materiali, dà luce agli ambienti e li migliora energeticamente; un recupero evita il consumo di suolo e prende il meglio da una preesistenza.
LA RISTRUTTURAZONE NON DEVE SPAVENTARE quando ci si affida a un tecnico con esperienza che possiede una serie di informazioni necessarie al raggiungimento dell’obiettivo… si può personalizzare la propria casa e si possono detrarre le spese!
Soprattutto quando si affrontano lavori di ristrutturazione importanti è necessario agire con organizzazione e sicurezza.
Il caso tipico è, ad esempio, la ristrutturazione integrale del proprio appartamento per cui è necessario interfacciarsi con i diversi professionisti (tecnici quali architetti, ingegneri, geometri), le maestranze (muratori, elettricisti, idraulici, imbianchini, ecc…) e i fornitori (infissi, rubinetterie, arredamento, ecc..) che si rendono necessari per la realizzazione del progetto.
A ciò sia aggiunge l’aspetto burocratico, tutt’altro che scontato. Per poter effettuare i lavori, infatti, occorre presentare la C.I.L.A. al Comune competente, o altro titolo abilitativo in base all’intervento edilizio da eseguire, con i dati esaustivi del committente e del progetto da realizzare.
A tal proposito, va sottolineato che il progetto deve rispettare tutta una serie di requisiti architettonici (come i rapporti aero-illuminanti, l’ampiezza dei punti di passaggio, la grandezza e l’altezza specifica di ogni ambiente, la destinazione d’uso e, perché no, valutare l’eventuale bisogno di filtri….la necessità di un disimpegno di fronte alla porta dei bagni, ecc…) che sono un architetto conosce.
Ciò significa che se il progetto da allegare al titolo abilitativo non rispetta i requisiti architettonici, il Comune potrebbe non dare il suo assenso ai lavori, con perdita di tempo e costi dovuti alla presentazione di un nuovo progetto.
Dunque, il primo e imprescindibile passo è la ricerca di un architetto fidato e competente che realizzi il progetto e che si occupi, in primis, dell’apertura delle pratiche edilizie e, successivamente, della direzione lavori.
Una volta definito il progetto e il computo metrico assieme all’architetto, è necessario identificare l’impresa che dovrà eseguire i lavori. In genere, un architetto, avendo lavorato in molti cantieri, può aiutarci nella scelta e consigliare l’impresa a suo parere migliore sul mercato in termini di competenza e costi.
Ciò non toglie che il committente possa, computo metrico alla mano, farsi fare vari preventivi. Ma attenzione: molte imprese offrono preventivi al ribasso per ottenere il lavoro, per poi inserire le voci di costo durante lo svolgimento degli interventi risultando, in seconda battuta, non così conveniente!
Prima di parlare della progettazione è bene anche sapere che è meglio affidarsi a un’unica impresa che possa coordinare le varie maestranze e l’arrivo dei materiali da parte dei fornitori, piuttosto che affidarsi ad artigiani tra loro indipendenti, poiché vi è il rischio concreto che venga meno il coordinamento tra le varie fasi di lavorazione, con la conseguenza di allungare eccessivamente i tempi di intervento. Inoltre, far collaborare persone non affiatate da un punto di vista lavorativo, potrebbe causare disguidi e contrasti tra gli artigiani, che potrebbero avere modi diversi di lavorare.
Ma parlando specificatamente di progettazione, questa deve avere come obiettivi l’ottenimento della soluzione migliore partendo dallo stato di fatto dell’appartamento in modo da ridurre i lavori da effettuare e minimizzando, quindi, i costi edilizi ed evitare lo speco del suolo, in modo da massimizzare lo spazio a disposizione.
Per raggiungere tali obiettivi occorre puntare l’attenzione su alcuni aspetti della progettazione da definire in base alle esigenze e ai bisogni del committente. Il focus deve essere sulla divisione e razionalizzazione degli spazi, sulla loro funzionalità e sulla scelta energetica. Tali aspetti variano da persona a persona in base al proprio stile di vita (ad esempio chi ama cucinare vorrà avere uno spazio maggiore e funzionale per la zona cucina rispetto, magari, alla zona notte, e così via…).
Accanto alla progettazione degli spazi vi è poi da scegliere i materiali e l’illuminazione…e qui si apre un mondo…
Parquet, resina, microcemento, gres porcellanato…ogni materiale ha una sua caratteristica e un suo stile. Basti pensare, ad esempio, soltanto alla scelta del parquet…sembra semplice, ma innanzitutto, occorre saper riconoscere un parquet di qualità da una uno mediocre (individuare lo strato nobile, la tipologia del legno, ecc…) e individuare le caratteristiche differenti (oliato, spazzolato, ecc…). E dalla scelta dipende lo stile e la personalizzazione del proprio ambiente.
A ciò si lega l’illuminazione. I tagli di luce desiderati impattano notevolmente con il mood dell’ambiente. Ecco che si possono personalizzare i punti luce in base al proprio stile e in base alla scelta di altri materiali.
Sembrerà riduttivo, ma anche la scelta della rubinetteria è essenziale per poter selezionare prodotti che abbiano un buon rapporto qualità-prezzo per non ritrovarsi dopo pochi anni alle prese con infiltrazioni e perdite.
Ogni dettaglio, ogni singolo dettaglio, deve essere frutto di una scelta consapevole e ragionata…E’ un percorso affascinante e divertente da fare assieme al proprio architetto. Soltanto così, ristrutturare casa non spaventa. Ma anzi, diventa l’opportunità di realizzare la casa desiderata, che rispecchia in tutto e per tutto il proprio carattere e stile. Varcando la porta di ingresso, ci si sentirà davvero a casa!
Un ultimo aspetto da non dimenticare è che anche per quest’anno, sono state prorogate le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e per la ristrutturazione che permettono un credito di imposta del 50% sui costi degli interventi edilizi e di riqualificazione entro il tetto massimo di 96 mila euro ciascuno. A ciò va aggiunto il Bonus mobili che prevede un tax credit del 50% entro un tetto massimo di spesa di 10 mila euro.
Purtroppo, spesso c’è l’opinione comune che affidarsi a un architetto serva poco o, meglio, non abbastanza per giustificare la sua parcella…eppure, dietro al lavoro di progettazione, di direzione e di realizzazione di un’opera edilizia c’è un lavoro importante e l’architetto è a tutti gli effetti un “Caronte buono” che ci accompagna verso la casa dei nostri sogni!
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