Elementi di valutazione della solidità patrimoniale. L'indice di indipendenza finanziaria


I parametri patrimoniali. L'indice di indipendenza finanziaria. Formule
Elementi di valutazione della solidità patrimoniale. L'indice di indipendenza finanziaria

Esistono 3 gruppi di parametri generalmente utilizzati per valutare lo stato di "salute" di un'Azienda:

  1. La solidità patrimoniale
  2. La Redditività
  3. L'equilibrio finanziario

Ognuno di questi gruppi può contenere diverse tipologie di elementi: possono essere, cioè, evidenziati Valori assoluti (euro, dollari, ecc...) oppure indici (che sono il risultato di un rapporto fra due o più valori e che, quindi, danno luogo a percentuali).

Nel Gruppo dedicato alla solidità patrimoniale uno degli elementi maggiormente "attenzionato" è, appunto, l'indice di indipendenza finanziaria o (indice di autonomia finanziaria), che scaturisce dal rapporto tra il patrimonio netto e il totale degli investimenti.

Chiariamo, intanto, cosa intendiamo con "indipendenza finanziaria"; lo facciamo con un paio di esempi al limite che chiariscono immediatamente il concetto:

  1. Azienda che investe tra immobilizzazioni, magazzino, crediti alla clientela, ecc...100.000.000 e può contare su un capitale proprio di 10.000 euro. Possiamo senz'altro affermare che l'Azienda in parola non ha alcuna indipendenza finanziaria
  2. Azienda che investe tra immobilizzazioni, magazzino, crediti alla clientela, ecc...100.000.000 e può contare su un capitale proprio di 100.000.000 euro. Possiamo senz'altro affermare che l'Azienda in parola è totalmente indipendente a livello finanziario

Ovviamente si tratta di ipotesi praticamente impossibili, ma rendono subito l'idea; nella realtà avremo una grande varietà di risultati corrispondenti alle diverse realtà economiche; anche se non esiste una tabella di valutazione standard viene generalmente accettata quella seguente classificazione relativa alla valutazione del grado di indipendenza finanziaria (valore capitale netto rispetto a totale investimenti):

Gruppo 1 da 0 al 30% la struttura finanziaria è gravemente squilibrata;

Gruppo 2 da 31 al 55% la struttura finanziaria dell'azienda è squilibrata;

Gruppo 3 da 56 al,66% la struttura finanziaria dell'azienda è equilibrata;

Gruppo 4 da 67% al100% la struttura finanziaria dell'azienda è molto equilibrata e la più indicata per lo sviluppo dell'azienda;

La formula

Per chi volesse ottenere questo dato basterà eseguire la seguente operazione Capitale Netto / Totale attività * 100 e visualizzare in quale Gruppo della tabella si trova.

Effetti di una struttura squilibrata

L'effetto più evidente per l'Azienda è rappresentato dal fatto che mano a mano che aumenta lo squilibrio finanziario diminuisce il grado di autonomia dalle fonti di finanziamento esterne (Banche, Fornitori, ecc. ) necessarie per lo sviluppo e, a volte, per la stessa sopravvivenza aziendale.

Le possibili cause di una struttura squilibrata

Ovviamente ve ne possono essere molte ma, volendo sintetizzare al massimo, ne possiamo evidenziare due:

  1. All'origine: cioè alla nascita dell'attività imprenditoriale dovuta quasi sempre al fatto che non è stato sviluppato un cash flow a medio termine che avrebbe evidenziato l'insufficienza dei mezzi propri necessari a sostenere non solo la gestione caratteristica (cioè quella dell'attività strettamente economica basata sull'equilibrio Ricavi - Costi nel medio periodo) ma anche i pagamenti relativi ai necessari investimenti. Stiamo parlando del Business Plan Start Up quasi mai utilizzato dalle PMI
  2. Nel corso della vita aziendale: conseguenze che possono essere generate da varie scelte strategiche riguardanti sia l'ambito economico (livelli di fatturati effettivamente raggiunti, costi del venduto con insufficiente marginalità, costi fissi troppo elevati, ecc...) che finanziario che, in buona parte, sono originati dalla scelta di pagare investimenti a medio - lungo termine con risorse finanziarie normalmente destinate alla gestione caratteristica.

Per chi fosse interessato http://www.budgetonline.it/prodotto/indici-basilea-business-plan-societa-capitali/

Articolo del:


di Dr. Dante Romanò

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