EMDR, una nuova tecnica per superare i traumi


Cosa è l'EMDR? Un nuovo metodo strutturato che permette il superamento di eventi traumatici e facilita il superamento di disturbi psicologici.
EMDR, una nuova tecnica per superare i traumi
Negli ultimi anni ha preso piedi in Italia un nuovo approccio psicoterapico: l’EMDR. Cosa è? A cosa serve? Cosa significa?
EMDR ovvero Eye Moviment Desensitization and Reprocessing, in italiano desenbilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari.
E’ una tecnica che utilizza il movimento degli occhi, stimolati bilateralmente (muovendoli quindi in modo alternato destra/sinistra). Attraverso questo movimento si vanno a stimolare processi mnemonici che permettono di rielaborare eventi passati considerati emotivamente rilevanti.
Questo metodo nasce in origine per aiutare i soggetti a superare eventi traumatici, successivamente si è riscontrato che in realtà è utile anche per facilitare il trattamento di differenti disturbi psicologici.
In psicologia, infatti, si fa una profonda distinzione tra due tipi di traumi.
Da una parte vengono esaminati e trattati quelli che vengono definiti T grandi, ovvero tutti quegli eventi in cui una persona si trova in pericolo di vita o sente minacciata la propria integrità fisica.
Dall’altra viene data molta importanza a tutti quei traumi minori ovvero t piccoli o traumi relazionali. Sebbene vengano percepiti meno invasivi tutte quelle esperienze soggettivamente disturbanti e che percepiamo come svalutanti e umilianti creano traumi che possono instillare senso di insicurezza e cognizioni negativi su di sé. Relazioni brusche o vissute come abusanti, soprattutto se vissuti in modo ripetuto e se legati a persone di riferimento nell’infanzia, creano situazione traumatiche ed emotivamente significative.
Secondo il modello base AIP, sul quale si base l’EMDR, la nostra memoria immagazzina le emozioni, le percezioni, le cognizione e le sensazioni fisiche legate ad ogni evento.
Quando l’evento è vissuto o percepito come estremamente negativo questi ricordi vengono immagazzinati in maniera disfunzionale. Rimangono come bloccati, incapaci di collegarsi con altre reti che potrebbero permettere una elaborazione corretta del vissuto. Queste sensazioni, emozioni rimangono come sospese e continuano a creare disagio e sofferenza al soggetto fino ad arrivare a creare, in alcuni casi, sintomi o disturbi psicologici.
Attraverso l’EMDR, quello che accade è che vengono riprocessate le informazioni presenti in memoria. L’obiettivo è proprio quello di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni in memoria, creando connessioni più funzionali.
Il paziente viene guidato nel racconto dell’esperienza traumatica e vengono analizzati tutti gli aspetti ad esso legati (cognitivi, emotivi e comportamentali).
Viene quindi scelta una scena considerata particolarmente disturbante e questa viene elaborata fino a che i ricordi, le emozioni e le sensazioni ad essa legate non diventano meno disturbanti e perdono la loro carica emotiva negativa.
Il lavoro tramite EMDR permette inoltre una ristrutturazione che porta il paziente a modificare la valutazione cognitiva su se stesso.
Questo metodo può essere utilizzato con coloro che hanno difficoltà a verbalizzare.
La tecnica si basa principalmente su interventi non verbali, che permettono al paziente di avere un alto controllo verso le esperienze di esposizione e nella gestione delle emozioni che possono scaturire dalla rielaborazione dell’esperienza traumatica.
Alla fine del lavoro terapeutico quello che accade è che la persona continua a ricordare l’evento ma varia l’emotività che accompagna il ricordo.
L’immagine cambia nei contenuti, i pensieri negativi si fanno meno intrusivi, le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.
Vengono così a crearsi nuove connessioni e il tutto viene integrato in una prospettiva più adattiva, ciò che è utile viene immagazzinato ed sarà disponibile per un uso futuro. Il paziente sente che l’evento disturbante torna nel passato e questo gli permette di vivere il ricordo in maniera distaccata, come se fosse più lontano e di vedersi in una nuova prospettiva e questo permette al soggetto di riprendere a vivere in modo funzionale.
Spesso quando si vive un evento traumatico la percezione è quella di essere bloccati, di non poter andare avanti, grazie al lavoro attraverso l’EMDR quello che accade è che ci si permette di ricominciare a vivere senza aver più paura e senza il peso di ciò che è accaduto.

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di Roberta Ricci

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