ESG - Enviromental, social and governance


ESG - Enviromental, social and governance: l’acronimo che è diventato uno standard per definire l’approccio sostenibile agli investimenti
ESG - Enviromental, social and governance
Come più volte anticipato, quest'anno avrebbe potuto essere un anno molto interessante per i rendimenti degli investimenti azionari, salvo interventi esogeni che avrebbero potuto condizionare in peggio l'andamento dei corsi azionari.
Da più parti si è visto come la politica possa essere l'unica minaccia al buon andamento delle borse.
Da una parte assistiamo ad una situazione economica rosea con utili alti e con i 5 continenti tutti contemporaneamente in crescita: oltre il 6.5% per la Cina, il 7% per l'India, con la UE che cresce del 2.5% e gli USA oltre il 3%. C'erano tutte le premesse perché il 2018 potesse essere un anno molto positivo e in questo modo si era presentato con un gennaio eccezionale, spinto anche dalla notevole riforma fiscale americana.
Successivamente, come anticipato nella premessa, alcune iniziative politiche hanno ridimensionato l'andamento delle Borse, trasformando la marcia trionfale in una camminata incerta. Non ultima la non chiara imposizione di dazi sui mercati internazionali da parte degli USA.
In qualche modo solo un certo tipo di investimenti ha risentito in maniera molto minore da queste misure doganali che tanto hanno inciso finora sui mercati.
Solo i fondi che hanno un mandato ESG mostrano una stabilità e una resilienza alle forti aggressioni subite dai mercati e hanno andamenti positivi dall'inizio dell'anno o leggermente negativi.
Questo perché l'analisi ESG, filtrando le aziende rispetto a tematiche ambientali, sociali e di governance, riesce a individuare le aziende che hanno un ciclo virtuoso rispetto al mondo del business: non subiscono multe per danni ambientali, i cicli produttivi fanno risparmiare costi notevoli oppure sono così innovativi da non temere le restrizioni ambientali che di anno in anno porteranno entro il 2050 a uscire dall'era del petrolio come da "Accordi di Parigi".
Dal punto di vista sociale non subiscono class action o "processi" pubblici (prendiamo negli ultimi giorni il caso di Facebook) che danneggiano l'immagine e le quotazioni.
Tutto ciò fa si che le aziende filtrate attraverso la lente ESG siano più sane, più ricercate dagli investitori e il loro business sia molto più solido delle aziende cosiddette normali.
I fondi con mandato ESG di conseguenza battono la concorrenza e i benchmark anche durante una fase come questa in cui la volatilità ha alzato prepotentemente la testa.

Articolo del:


di Roberto Galasso

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