Estate 2019 in chiaroscuro ma l'autunno tende al roseo


Andamento borsa, dopo un'estate deludente i segnali per un autunno positivo ci sono tutti!
Estate 2019 in chiaroscuro ma l'autunno tende al roseo

Ogni anno l’estate si caratterizza per alcuni movimenti inattesi; ad esempio, a fine luglio la FED ha tagliato i tassi e anziché vedere le Borse spiccare il volo abbiamo visto uno scivolone in basso o come si chiama tecnicamente, una correzione.

Le motivazioni sono essenzialmente due:

1.     il taglio dei tassi era ampiamente atteso e, quindi, come spesso avviene “compri nell’attesa dell’arrivo di una notizia, vendi quando la notizia arriva”

2.    il taglio è stato minimo e, quindi, insoddisfacente per chi assiste ogni giorno al rallentamento dell’economia globale.

Sono poi arrivati i dati deludenti dell’economia: per gli Usa una crescita lenta, per la Cina una crescita sotto il 5.5% che per loro è troppo poco, per l’Europa ma soprattutto per la Germania una crescita zero. Quindi, fino a ferragosto i mercati sono stati deludenti e delusi.

Poi a seguito delle notizie negative, sono arrivate le dichiarazioni delle varie banche centrali di rafforzamento dei mezzi di lotta alla recessione e, allora, ci si è ricordati che Trump farà di tutto per evitare una recessione nel 2020 perché vuole essere rieletto, che la BCE ha scelto la signora Lagarde per proseguire con la politica espansiva, che la politica del rigore in Europa non servirebbe a nulla e la Germania ha preparato un piano di 50 miliardi spesi in deficit per evitare la recessione.

I mercati sono tornati molto positivi, quasi euforici, e le paure a cavallo tra luglio e agosto sono state dimenticate e, quindi, ci aspettiamo una fine d’anno molto positiva.

Per quanto riguarda i fondi, i temi principali rimangono la “Disruption” e i Macrotrend con la selezione di fondi ESG che sta battendo di gran lunga ogni benchmark.

Disruption e Macrotrend sono due concetti che si inseguono e sostanzialmente indivisibili: con l’analisi dei Macrotrend i gestori analizzano ciò che succederà nei prossimi anni nella nostra vita in termini di crescita demografica, tecnologica, sanitaria, ecc…e, quindi, indirizzano gli investimenti nelle aziende che meglio sono attrezzate ad accogliere i cambiamenti e, anzi, li condizionano.

L’economia della Disruption è la fase economica che stiamo vivendo con gli accordi di Parigi che hanno modificato per sempre alcuni settori industriali e l’attenzione alle tematiche ambientali. Anche in questo caso qualunque gestore si sia messo a individuare le aziende che meglio interpretano questo cambiamento sta ottenendo risultati eccezionali.

Trovare fondi che stiano rendendo oltre il 20% da inizio anno non è difficile in questo 2019 e non parliamo di una bolla o di valutazioni esagerate, parliamo di un’analisi attenta e redditizia del proprio mercato di riferimento.

 

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di Roberto Galasso

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