ETF, cosa sono e come investire in etf
Quando si parla di investimenti dei propri soldi è opportuno fare alcune precisazioni.
Cosa sono gli ETF?
Gli ETF (acronimo di Exchange Traded Fund) sono una particolare categoria di fondi d’investimento o sicav (da cui il termine Fund) che presentano due caratteristiche particolari:
• Utilizzano una strategia di gestione PASSIVA ossia hanno lo scopo di replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un determinato indice di mercato (obbligazionario o azionario). In pratica, quando compriamo ad esempio un ETF che replica l’indice FTSE MIB della borsa italiana, il gestore dell’ETF provvederà ad acquistare esattamente gli stessi titoli che compongono l’indice FTSE MIB e nella stessa proporzione in cui questi titoli sono presenti nell’indice. Ciò differenzia gli ETF dai loro “cugini”, i fondi comuni tradizionali gestiti attivamente, poiché in questi ultimi, invece, il gestore ha ampia discrezionalità nello scegliere su quali titoli investire e in che proporzione.
Da ciò consegue che le performance di un ETF dipendono esclusivamente dall’andamento dell’indice prescelto, mentre quelle di un fondo attivo dall’abilità del gestore nella selezione dei titoli, oltre che ovviamente, dall’indice di riferimento per gli investimenti del fondo.
• Sono ACQUISTABILI E VENDIBILI in borsa come un’azione (da cui i termini Exchange Traded). Ciò consente di effettuare investimenti in qualsiasi momento in cui la borsa è aperta e a un prezzo (noto) che è legato esattamente al valore dell’indice prescelto in quel determinato istante (al netto dell’effetto cambio nel caso in cui la valuta di riferimento dell’indice sia diversa dall’Euro).
Di seguito si elencano alcune delle principali caratteristiche degli ETF:
• ampia diversificazione degli investimenti: con una semplice transazione di acquisto di un etf si entra in possesso di un ampio paniere di titoli (ad esempio scegliendo l’ETF sull’indice MSCI World si acquistano oltre 1.600 titoli azionari). Combinando fra loro etf che investono in asset class differenti (azioni, obbligazioni, materie prime) si può costruire un portafoglio che risponda alle più svariate esigenze dell’investitore diminuendo i rischi dell’investimento;
• possibilità di prendere posizione sui mercati in tempo reale;
• costi ridotti: poiché l’attività dell’ETF si limita a “copiare” la composizione di un indice i costi di gestione (espressi in percentuale annua e addebitati giornalmente) sono decisamente più contenuti rispetto a quelli dei fondi a gestione attiva. Non vi sono commissioni di ingresso / uscita / performance, ma vanno considerate le commissioni che l’intermediario (Banca, Sim, SGR) richiede per l’attività di compravendita titoli (online o allo sportello);
• riduzione del rischio emittente: gli ETF quotati su Borsa Italiana sono degli Organismi di Investimento Collettivi del Risparmio (OICR). Pertanto, come accade anche per i fondi comuni e per le sicav, rappresentano un patrimonio separato da quello delle società che li costituiscono, gestiscono ed amministrano: non sono pertanto esposti al rischio di insolvenza nel caso di fallimento delle società predette.
Come investire in ETF?
Acquistare o vendere un ETF è estremamente semplice: trattandosi di strumenti finanziari quotati sui mercati borsistici (ad esempio Borsa Italiana) è sufficiente disporre tramite i canali online oppure fisici del proprio intermediario (presso cui è attivo un deposito titoli) un ordine di acquisto o di vendita.
In buona sostanza è come acquistare o vendere un singolo titolo azionario in borsa.
Se l’acquisto o la vendita di un ETF è un’operazione tutto sommato non complessa, decisamente più complicato, per l’investitore medio, è capire quali ETF scegliere e in che proporzioni combinarli fra loro per riuscire a raggiungere gli obiettivi d’investimento prefissati.
In questo caso, si rende necessario l’intervento di un consulente finanziario che, analizzando accuratamente le caratteristiche dell’investitore e conoscendo in maniera approfondita gli strumenti da utilizzare, può dare risposta alle richieste dell’investitore in materia di utilizzo degli ETF.
Quali sono i migliori ETF?
Esistono molti criteri sulla base dei quali è possibile “classificare” e selezionare gli ETF: certamente il più banale (ma anche il più considerato dagli investitori) è la performance, il rendimento di un ETF su un orizzonte temporale dato (6 mesi, 1 anno, 5 anni …).
Qui, però, è necessario fare una doverosa e fondamentale premessa: l’investitore (soprattutto quello meno “preparato” dal punto di vista finanziario) dovrebbe fare molta attenzione a non confrontare “mele con pere”, ossia a valutare sulla base del rendimento due etf che replicano indici diversi. Tale errore dovrebbe essere facilmente evitabile quando vengono analizzati etf che replicano indici azionari da quelli che replicano indici obbligazionari; può risultare più complesso quando si confrontano due etf all’apparenza simili, ma nella sostanza diversi (ad esempio se, sbagliando, paragoniamo un etf che ha per sottostante le obbligazioni dei paesi emergenti in dollari con quello che ha per sottostante le obbligazioni dei paesi emergenti in valuta locale).
Altri criteri utili per valutare gli etf sono:
• la dimensione del fondo (ossia quanto patrimonio è investito nel fondo)
• le spese correnti misurate dal TER (total expense ratio, indice di spesa complessiva) espresso in % su base annua
• l’età del fondo (da quanti anni esiste ed è quotato su una o più borse)
• la liquidità del fondo (che misura la facilità nel comprare o vendere grossi quantitativi di etf)
• il tracking error (che misura la differenza di rendimento tra l’etf e l’indice di riferimento che l’etf si propone di replicare)
Concludendo, possiamo dire che gli ETF possono rappresentare una valida risposta per quegli investitori che desiderano replicare i rendimenti di una certa tipologia d’investimento o di costruire un portafoglio d’investimento in maniera efficiente e a basso costo. Proprio per le loro caratteristiche di trasparenza, efficienza ed economicità, gli ETF rappresentano una delle più importanti innovazioni del settore finanziario degli ultimi decenni: a testimonianza di ciò parlano i dati dei capitali investiti in questo tipo di prodotti che risultano essere costantemente in crescita.
Sono a disposizione di quanti volessero approfondire l’argomento trattato.
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