Family Act: quali benefici per le famiglie italiane?
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Family Act. Dopo un lungo e travagliato percorso, il disegno di legge è stato approvato dal Governo ed ora si attende l’ok definitivo del Parlamento.
Il disegno di legge “Deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e l’introduzione di misure a sostegno della famiglia” è un disegno organico di misure ideato al fine di tutelare economicamente le famiglie con uno o più figli. In particolare, tale disegno di legge consiste in otto articoli che regolano e disciplinano diverse misure di sostegno.
Una delle misure più rilevanti è quella del c.d. assegno universale, rivolto a tutte le famiglie con almeno un figlio a carico. L’assegno prevede una quota base alla quale si aggiunge una quota che varia a seconda degli scaglioni di reddito rilevabili dall’indicatore ISEE e anche dell’età dei figli. Alle famiglie con questi requisiti verrà corrisposto un importo mensile attraverso la liquidazione di una somma e/o mediante riconoscimento di credito d’imposta.
Altra misura di sostegno è certamente quella pensata per l’istruzione dei figli minorenni. I contributi previsti riguardano le rette degli asili nido e delle scuole dell’infanzia ma non solo. Sono previsti anche specifici bonus per l’acquisto dei libri scolastici, per l’abbonamento ad associazioni sportive, corsi di lingua e rimborsi per le gite scolastiche.
Il pacchetto di norme prevede, inoltre, ulteriori bonus che permetteranno alle famiglie di assumere baby sitter, badanti e colf usufruendo della detrazione d’imposta per una percentuale delle spese sostenute.
Tra le misure maggiormente attese, una riguarda il lavoro femminile. Al fine di incentivare lavoro “rosa” è stata infatti prevista “un’indennità integrativa”, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio, che sarà erogata dall’INPS.
Ed ancora, il Family Act prevede agevolazioni per gli affitti degli immobili delle giovani coppie (under 35), detrazioni per gli affitti universitari, ecc.
Secondo quanto riportato in un comunicato di Palazzo Chigi, il Decreto Legislativo sarà adottato entro 12 mesi dall'approvazione del DDL da parte delle Camere.
Articolo del: