Fattura elettronica, soggetti a rischio controlli attraverso l'incrocio dei dati
L’Agenzia delle Entrate si prepara a utilizzare i dati ricevuti con le E-Fatture di Gennaio.
Basterà incrociare i dati e avrà a disposizione miliardi di possibilità di controllo alle aziende, soprattutto in caso di frode.
Occorre, quindi, prestare particolare attenzione nella compilazione del documento, attraverso una concreta analisi del rischio.
Può capitare, ad esempio, di inviare una fattura formalmente corretta allo SDI e la stessa venga regolarmente consegnata al destinatario. In una fase successiva ci si accorge di aver indicato un importo sbagliato.
In questo caso per correggere l’errore sarà necessario inviare una nota di variazione ai sensi dell’art. 26 DPR 633/72, documento assimilabile alle fatture, e pertanto soggetto ad autonoma data e numerazione.
Attenzione anche alle fatture scartate dallo SDI, nei casi di rilevamento di inesattezze nel tracciato della fattura.
Lo scarto della fattura determina l’inesistenza della fattura stessa con tutte le conseguenze fiscali, civili e legali.
Per sanare lo scarto della E-Fattura è stata chiarita dall’Agenzia delle Entrate la necessità di correzione dei dati e successivo nuovo invio del documento con la stessa data e lo stesso numero della fattura errata, entro 5 giorni dalla notifica di scarto.
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