Feedback a 360°. Lo scopo è lo sviluppo


Quanto e perché un coach esperto in Feedback a 360° può facilitare nel coachee un processo di cambiamento e di miglioramento della performance
Feedback a 360°. Lo scopo è lo sviluppo
Quanto e, soprattutto, perché un coach esperto in Feedback a 360° può facilitare nel coachee un processo di cambiamento e di miglioramento della performance, laddove la valutazione non è fine a se stessa, ma a servizio dello sviluppo.

Riassumendo quanto abbiamo incontrato nei precedenti articoli, la metodologia della Valutazione e Feedback a 360° rappresenta un punto di partenza efficace per iniziare un percorso di coaching. Questo grazie alla validità dello strumento che si basa su una valutazione da parte di chi ci conosce e ha la possibilità di osservare i nostri comportamenti, restituendoci, in modo anonimo e sistematico, un feedback che fa luce nella nostra area cieca.

Ma, in concreto, come Feedback a 360° e coaching possono integrarsi a favore dello sviluppo?
Il coaching è una relazione di partnership che si stabilisce tra coach e coachee con lo scopo di facilitare ed accelerare in quest’ultimo il raggiungimento dei propri obiettivi liberando il proprio potenziale. Obiettivo principe del coaching in un progetto di change management consiste nel favorire nelle persone lo sviluppo di una maggiore consapevolezza relativamente alle competenze necessarie a rispondere a nuove richieste di ruolo ed affrontare produttivamente il cambiamento.
Il "modello di coaching", così inteso, può far molto integrato all’interno di un progetto di sviluppo che prevede l’utilizzo di una valutazione a 360°. Questo perché non c’è "terapia" senza una buona "diagnosi". Per il coaching, infatti, non è possibile ottenere risultati concreti e misurabili se non è chiaramente definita l’area di lavoro: "cosa" il manager desidererebbe migliorare attraverso l’ausilio del coaching e quali comportamenti/atteggiamenti necessiterebbero di un cambiamento evolutivo che porti l’impatto desiderato sui risultati, sui collaboratori, sull’organizzazione.
Il "cosa" è proprio il Feedback a 360° ad aiutare il coach ed il coachee a definirlo, il "come" è il coachee a scoprirlo e a realizzarlo, attraverso l’arte maieutica di un coach professionista.
Il coach, grazie alle sue competenze relazionali e comunicazionali, come facilitatore esperto è in grado di aiutare ad interpretare i dati di una valutazione a 360° nel modo più chiaro, integrato e coerente possibile, incoraggiando i manager ad utilizzare il contenuto del feedback in modo motivante e costruttivo, aiutandoli a definire obiettivi specifici di miglioramento declinati in un piano di azione concreto.
Un feedback offerto in maniera accurata e non ambigua, rispettosa e non giudicante, dialettica e non impositiva, rilevante rispetto ai comportamenti reali e non astratta o generica, proprio come un executive coach sa fare, genera insights in quanto mette il manager di fronte a come lo vedono gli altri: i suoi colleghi, i suoi collaboratori, i suoi capi. Ciò soprattutto nel coaching rivolto agli executive che, forti dei loro successi, spesso hanno più difficoltà a mettersi in discussione e trovare un’area di miglioramento.

Ma non solo. La Valutazione e il feedback a 360° può essere anche uno strumento di valutazione dei risultati ottenuti grazie al coaching. Misurare infatti le proprie competenze a seguito di un intervento di coaching con la stessa metodologia con la quale abbiamo fatto la prima "fotografia", restituisce un confronto che rende chiaro il cambiamento intrapreso dal coachee e i risultati raggiunti (agli occhi degli altri e non solo dei nostri), motivandolo a continuare nella crescita.

Personalmente propongo spesso ai miei coachee di inserire una valutazione ed un feedback a 360° nel percorso. Lo faccio "spesso", ma non "sempre", a seconda delle caratteristiche del progetto di coaching, della cultura della valutazione dell’azienda in cui il coachee opera, delle caratteristiche individuali del coachee stesso. Questi elementi sono infatti essenziali per poter ricavare dall’uso di tale metodologia l’esito desiderato: la motivazione al cambiamento.

Le ricerche dimostrano effettivamente che i riceventi un Feedback a 360° che hanno lavorato con un executive coach aumentano il senso di responsabilità nell’accettare il feedback e lo usano per orientare il cambiamento. Con il supporto del coach definiscono in maniera più specifica i propri obiettivi, sollecitano nei loro rispettivi capi suggerimenti utili da praticare per migliorare e - soprattutto - migliorano la loro performance.

È possibile affermare, quindi, che un coach esperto di Feedback a 360°, che sia in grado di valutare la presenza delle condizioni necessarie per un corretto uso della metodologia, e che decida, insieme all’azienda committente, di introdurla per i suoi giusti fini, possa accelerare in modo significativo il processo di cambiamento in atto nel percorso di coaching finalizzato al miglioramento della performance.


Perché quello che conta non è la valutazione, ma lo sviluppo.

Articolo del:


di Dott.ssa Giusi Pappalepore

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