Fertility Day: perchè ci ha fatto così arrabbiare
Comprendere le radici del netto rifiuto da parte delle persone nei confronti dell'iniziativa della Lorenzin.
Nell'ultimo periodo in web si è mobilitato compatto contro una nuova iniziativa promossa dal ministero della salute: il Fertiliti Day.
Di cosa si tratta di preciso?
Il Fertility Day è una giornata interamente volta alla sensibilizzazione delle persone sul tema della fertilità e sui rischi che comporta il fenomeno della denatalità, ovvero la diminuzione delle nascite. E' stato quindi deciso che il 22 settembre si terranno numerose iniziative (tavole tonde, convegni) in molte città di Italia per affrontare questo tipo di tematica.
La cosa che ha fatto però realmente insorgere il web è stata sicuramente la campagna mediatica adottata per sponsorizzare questa iniziativa; le immagini utilizzate per diffondere il messaggio del Fertility Day cercavano infatti di motivare le coppie a fare figli prima che fosse troppo tardi, utilizzando immagini di clessidre cercando di "Metter fretta". Lo tsunami mediatico è esploso immediatamente e con tale forza che il sito dell'iniziativa al momento risulta chiuso, e la Lorenzin ha dichiarato che saranno apportate delle modifiche all'iniziativa.
Ma cos'è stato esattamente a far arrabbiare così tanto le persone? Perchè il messaggio portato avanti dal fertility Day ha ferito le persone a tal punto da far scattare un vero e proprio linciaggio mediatico?
Prima di tutto in molti hanno notato delle similitudini tra il Fertility Day e le dinamiche proposte negli antichi regimi autoritari del Novecento dove si invitava caldamente i cittadini a far figli per servire al meglio lo stato; altri hanno percepito il messaggio della campagna pubblicitaria come se far figli fosse un doverre e non il frutto di una scelta consapevole di due persone che hanno una relazione stabile e sana.
Inoltre questa campagna non ha sicuramente tenuto conto di una serie di problemi di carattere socio-economico che sono ormai da anni all'attenzione di tutti (e che quindi non è necessario elencare) che sicuramente non aiutano il desiderio di fare un figlio.
Ma non è a mio parere nemmeno quest'ultimo il reale motivo di tutta la bile virtuale riversata sui social negli ultimi giorni, penso piuttosto che il Fertility Day e la sua errata campagna mediatica, siano andati a ferire le persone più profondamente, toccando le loro paure e la loro voglia di sentirsi libere.
Decidere di avere un figlio è senza dubbio una delle scelte di maggiore importanza che una persona può decidere di compiere nell'arco della propria vita, di conseguenza come tutte le scelte importanti comporta tutta una serie di rinunce ugualmente rilevanti e, perchè tutto questo si possa realizzare, è necessario che siano presenti tutta una serie di prerogative che non sono assolutamente scontate.
Prima di tutto per poter avere un figlio è necessario essere fertili, quindi la campagna del ministero della salute, mostrando la feritlità come un dovere da adempiere, fa sentire sicuramente peggio chi i figli non li può proprio avere.
Secondo punto fondamentale per la nascita di un figlio (al di là delle questione biologiche nelle quali non ha senso entrare in questa sede) è quello di avere una relazione stabile e quindi un compagno con il quale realizzare questo sogno. Appare quindi chiaro quanto il Fertility Day abbia contribuito a far sentire ancora più sole tutte quelle persone che, per tutta una serie di motivi, non è ancora riuscita a costruire una relazione stabile.
Avere un figlio inoltre comporta l'avere una casa dove farlo crescere e dei soldi per mantenerlo, per avere tutto questo (e molto altro) è necessario avere un lavoro che ci consenta un tenore di vita adeguato. In un periodo storico dove tutto è posticipato a cominciare dal matrimonio, fino all'avere un figlio e a diventare nonni, farci sentire ancora più inadeguati ed in ritardo rispetto ai nostri "dovrei" fa sicuramente molto male.
Infine, un ulteriore aspetto importantissimo del quale il Fertility Day non tiene assolutamente conto (con grave colpa), è la paura delle gente. Si perchè avere un figlio comporta il gettarsi in una grande avventura, rinunciando alla sicurezza che dà il sentirsi figli per andare a diventare un qualcosa che abbiamo sempre visto dal di fuori. Diventare genitori. Essere consapevoli che da quel momento in avanti si sarà responsabili di una persona che vivrà nel mondo, che potraà essere felice e infelice e, a sua volta, influenzare la vita di molte altre persone.
Ebbene per voler fare tutto ciò in maniera consapevole bisogna sentirsi all'altezza di questo compito, superando antiche paure di quando eravamo "soltanto" dei figli più o meno realizzati e felici.
Far provare alle pesone un senso di inadeguatezza perchè hanno paura fa male, dal dolore solitamente si genera la rabbia che a sua volta demolisce tutto, anche le cose belle.
Questo dovrebbe essere l'argomento principale del Fertility Day, presa coscienza dell'effettivo calo delle nascite sarebbe sensato istituire una giornata durante la quale gli esperti si domandano e ci domandano quali siano le radici profonde di questa tendenza, cercando di capire piuttosto che ferire, perchè sennò ci arrabbiamo.
Di cosa si tratta di preciso?
Il Fertility Day è una giornata interamente volta alla sensibilizzazione delle persone sul tema della fertilità e sui rischi che comporta il fenomeno della denatalità, ovvero la diminuzione delle nascite. E' stato quindi deciso che il 22 settembre si terranno numerose iniziative (tavole tonde, convegni) in molte città di Italia per affrontare questo tipo di tematica.
La cosa che ha fatto però realmente insorgere il web è stata sicuramente la campagna mediatica adottata per sponsorizzare questa iniziativa; le immagini utilizzate per diffondere il messaggio del Fertility Day cercavano infatti di motivare le coppie a fare figli prima che fosse troppo tardi, utilizzando immagini di clessidre cercando di "Metter fretta". Lo tsunami mediatico è esploso immediatamente e con tale forza che il sito dell'iniziativa al momento risulta chiuso, e la Lorenzin ha dichiarato che saranno apportate delle modifiche all'iniziativa.
Ma cos'è stato esattamente a far arrabbiare così tanto le persone? Perchè il messaggio portato avanti dal fertility Day ha ferito le persone a tal punto da far scattare un vero e proprio linciaggio mediatico?
Prima di tutto in molti hanno notato delle similitudini tra il Fertility Day e le dinamiche proposte negli antichi regimi autoritari del Novecento dove si invitava caldamente i cittadini a far figli per servire al meglio lo stato; altri hanno percepito il messaggio della campagna pubblicitaria come se far figli fosse un doverre e non il frutto di una scelta consapevole di due persone che hanno una relazione stabile e sana.
Inoltre questa campagna non ha sicuramente tenuto conto di una serie di problemi di carattere socio-economico che sono ormai da anni all'attenzione di tutti (e che quindi non è necessario elencare) che sicuramente non aiutano il desiderio di fare un figlio.
Ma non è a mio parere nemmeno quest'ultimo il reale motivo di tutta la bile virtuale riversata sui social negli ultimi giorni, penso piuttosto che il Fertility Day e la sua errata campagna mediatica, siano andati a ferire le persone più profondamente, toccando le loro paure e la loro voglia di sentirsi libere.
Decidere di avere un figlio è senza dubbio una delle scelte di maggiore importanza che una persona può decidere di compiere nell'arco della propria vita, di conseguenza come tutte le scelte importanti comporta tutta una serie di rinunce ugualmente rilevanti e, perchè tutto questo si possa realizzare, è necessario che siano presenti tutta una serie di prerogative che non sono assolutamente scontate.
Prima di tutto per poter avere un figlio è necessario essere fertili, quindi la campagna del ministero della salute, mostrando la feritlità come un dovere da adempiere, fa sentire sicuramente peggio chi i figli non li può proprio avere.
Secondo punto fondamentale per la nascita di un figlio (al di là delle questione biologiche nelle quali non ha senso entrare in questa sede) è quello di avere una relazione stabile e quindi un compagno con il quale realizzare questo sogno. Appare quindi chiaro quanto il Fertility Day abbia contribuito a far sentire ancora più sole tutte quelle persone che, per tutta una serie di motivi, non è ancora riuscita a costruire una relazione stabile.
Avere un figlio inoltre comporta l'avere una casa dove farlo crescere e dei soldi per mantenerlo, per avere tutto questo (e molto altro) è necessario avere un lavoro che ci consenta un tenore di vita adeguato. In un periodo storico dove tutto è posticipato a cominciare dal matrimonio, fino all'avere un figlio e a diventare nonni, farci sentire ancora più inadeguati ed in ritardo rispetto ai nostri "dovrei" fa sicuramente molto male.
Infine, un ulteriore aspetto importantissimo del quale il Fertility Day non tiene assolutamente conto (con grave colpa), è la paura delle gente. Si perchè avere un figlio comporta il gettarsi in una grande avventura, rinunciando alla sicurezza che dà il sentirsi figli per andare a diventare un qualcosa che abbiamo sempre visto dal di fuori. Diventare genitori. Essere consapevoli che da quel momento in avanti si sarà responsabili di una persona che vivrà nel mondo, che potraà essere felice e infelice e, a sua volta, influenzare la vita di molte altre persone.
Ebbene per voler fare tutto ciò in maniera consapevole bisogna sentirsi all'altezza di questo compito, superando antiche paure di quando eravamo "soltanto" dei figli più o meno realizzati e felici.
Far provare alle pesone un senso di inadeguatezza perchè hanno paura fa male, dal dolore solitamente si genera la rabbia che a sua volta demolisce tutto, anche le cose belle.
Questo dovrebbe essere l'argomento principale del Fertility Day, presa coscienza dell'effettivo calo delle nascite sarebbe sensato istituire una giornata durante la quale gli esperti si domandano e ci domandano quali siano le radici profonde di questa tendenza, cercando di capire piuttosto che ferire, perchè sennò ci arrabbiamo.
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