Finanza: gli italiani e la propensione al risparmio
Il recente scoppio della guerra Russia-Ucraina ha modificato lo scenario macroeconomico rispetto alle previsioni di inizio 2022, quando si rinvenivano molti segnali positivi in merito alle dinamiche del nostro PIL.
Attualmente con l’inflazione in forte risalita, tornano a frenare i consumi delle famiglie italiane che, tra caro benzina, alimentari e bollette, rimandano gli acquisti in vista di "prezzi e tempi" migliori. Una situazione che solo fino a qualche mese fa era impensabile.
In generale, la buona propensione al risparmio degli italiani è e resta una caratteristica nota, va poi rilevato che non sempre quello stesso risparmio viene gestito nel modo corretto.
Dati alla mano, gli italiani scontano da tempo una scarsa propensione alla programmazione finanziaria: elemento che, associato alla contenuta conoscenza delle nozioni economico-finanziarie di base, porta spesso gli individui a essere restii verso l’impiego di risparmio in attività di investimento, con particolare riferimento verso quelle che presentano un maggior grado di rischio.
In particolare, come rilevato dal Rapporto 2021 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane realizzato da CONSOB e in linea con le precedenti rilevazioni, le indagini condotte sul campione restituiscono una polarizzazione di genere quando si parla di gestione finanziaria del risparmio familiare: nel 72% dei casi sono gli uomini i principali responsabili delle decisioni finanziarie.
Un altro aspetto che influenza, in negativo, una corretta allocazione del risparmio è la scarsa attitudine al financial control tra i decisori finanziari italiani: nella maggior parte dei casi, non hanno né un piano finanziario, né la consuetudine a rispettare sempre il proprio budget.
Se alla scarsa pianificazione nella gestione del proprio risparmio si abbina una contenuta diffusione delle conoscenze finanziaria di base, è facile intuire quanta strada ancora si debba fare per giungere a un livello soddisfacente nell’impiego ottimale dell’ingente risparmio degli italiani. Seppur in miglioramento infatti, dal Rapporto Consob si evince che meno di un individuo su due conosce il significato corretto delle 5 nozioni di base, un livello davvero troppo basso.
Ancor prima di arrivare alla fase di investimento è necessario che gli individui sappiano cosa significa pianificare e mettere in atto modalità che portino ad un risparmio coerente con le proprie esigenze e obiettivi. Nel suo Rapporto la Consob evidenzia che, parlando di gestione delle finanze personali, la maggior parte degli intervistati non ha né un piano finanziario, né la consuetudine di rispettare puntualmente il proprio budget finanziario.
Se è vero che il 70% degli intervistati dichiara di risparmiare, lo è altrettanto che la ragione principale rimane quella precauzionale.
In conclusione, c’è ancora bisogno di lavorare per migliorare l’alfabetizzazione degli italiani dal punto di vista finanziario, a livello culturale, sulla diffusione di un'adeguata pianificazione, indispensabile per efficientare le proprie modalità di investimento.
Scegliere di farsi affiancare da un consulente finanziario indipendente ti aiuta a capire quali sono i tuoi bisogni e i tuoi obiettivi e ti aiuta a liberare risorse per gli investimenti.
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