Fondo di garanzia INPS, una tutela efficace
Quali crediti sono garantiti dal Fondo di Garanzia, come attivare la procedura e quali tempi occorre rispettare
Non tutti i lavoratori sono a conoscenza di uno strumento molto efficente che il nostro ordinamento mette a loro disposizione per tutelare il credito da retribuzioni e trattamento di fine rapporto (TFR) in caso di insolvenza del datore di lavoro. Presso l'INPS è istituito il Fondo di Garanzia che, per tutti i lavoratori subordinati, garantisce il credito per le ultime tre mensilità di retribuzione e per il TFR in caso di insolvenza del datore di lavoro. Questo significa che se non ci vengono pagate alcune mensilità di retribuzione oppure il TFR, l'INPS ci corrisponderà tali somme al posto del datore di lavoro. Ottenere questa garanzia è relativamente facile ma occorre che si abbiano ben presenti alcuni elementi. In primo luogo occorre sapere che per accedere al fondo di garanzia occorre dimostrare che il nostro datore di lavoro sia effettivamente insolvente e quindi occorre procedere giudizialmente per il recupero del credito. In caso di esito negativo si potrà accedere al beneficio del Fondo di Garanzia. Poichè i tempi necessari per compiere tutte le pratiche sono comunque di qualche mese occorre chiedere ad un avvocato esperto di diritto del lavoro di procedere velocemente agli atti di riscossione. Si deve precisare che si può procedere sia in caso di fallimento dell'azienda sia nel caso in cui non ci venga consegnata la busta paga. L'avvocato potrà ricostruire la giusta retribuzione sulla base del contratto collettivo nazionale applicato e potrà ottenere una ingiunzione di pagamento sulla base della quale procedere agli atti di causa. E' importante sapere che la domanda all'INPS soggiace ad un ristretto termine di decadenza. Il lavoratore, per non perdere il diritto al Fondo di Garanzia deve intraprendere l'azione giudiziaria entro e non oltre 12 mesi dall'insorgenza del credito. Occorre quindi non attendere troppo tempo prima di rivolgersi ad un legale perchè più passa il tempo più diminuisce la possibilità di recuperare i propri meritati denari.
In tale ottica occorre segnalare che per un lavoratore subordinato appare essere sicuramente preferibile procedere con l'accesso al fondo di garanzia piuttosto che scendere a "compromessi" con il datore di lavoro insolvente.
Quanto alle tempistiche di pagamento si deve osservare come l'INPS, una volta presentata la domanda, ha tempo 60 giorni per pagare le somme dovute. In tempi quindi accettabili il lavoratore potrà recuperare praticamente per intero il proprio credito. Nel momento in cui l'INPS pagherà le somme richieste queste saranno maggiorate degli interessi legali dalla maturazione del credito e sino al giorno dell'effettivo pagamento ed opererà la ritenuta alla fonte delle imposte sul reddito, così sostituendosi in tutto e per tutto al datore di lavoro originario. Le somme vengono pertanto incassate al netto e già tassate alla fonte.
La domanda al fondo di garanzia INPS può essere presentata esclusivamente in via telematica, in maniera totalmente gratuita, per il tramite di un patronato abilitato ovvero di un professionista autorizzato.
La domanda può essere presentata sia in caso di fallimento dell'azienda (oppure concordato preventivo ovvero liquidazione coatta amministrativa) sia in caso di licenziamento\dimissioni sia anche da chi sia ancora regolarmente impiegato ma non abbia tempestivamente ricevuto lo stipendio o parte di esso.
Il consiglio dello scrivente, quindi, in caso di mancato regolare pagamento dello stipendio o del TFR è quello di rivolgersi subito ad un professionista ovvero ad una organizzazioen sindacale, che si attivi tempestivamente per il recupero dello stesso al fine di poter essere, in caso di esito negativo del recupero, garantiti dal fondo INPS.
Non può essere in alcun modo consigliabile temporeggiare rispetto a vane promesse di adempimento da parte del datore di lavoro ovvero affidarsi a chi non si metta tempestivamente all'opera per il recupero del credito.
Un professionista seriamente specializzato nel diritto del lavoro è in grado di ricostruire con esattezza lo stipendio dovuto e di procedere alla richiesta di una ingiunzione di pagamento immediatamente esecutiva entro pochi giorni, diffidate di chi vi rappresenta non meglio precisate lungaggini burocratiche, il diritto ad una giusta retribuzione non può e non debve subire ritardi!
Avv. Marco Del Nevo - Studio Legale Del Nevo & Associati
Giuslavoristi da tre generazioni.
In tale ottica occorre segnalare che per un lavoratore subordinato appare essere sicuramente preferibile procedere con l'accesso al fondo di garanzia piuttosto che scendere a "compromessi" con il datore di lavoro insolvente.
Quanto alle tempistiche di pagamento si deve osservare come l'INPS, una volta presentata la domanda, ha tempo 60 giorni per pagare le somme dovute. In tempi quindi accettabili il lavoratore potrà recuperare praticamente per intero il proprio credito. Nel momento in cui l'INPS pagherà le somme richieste queste saranno maggiorate degli interessi legali dalla maturazione del credito e sino al giorno dell'effettivo pagamento ed opererà la ritenuta alla fonte delle imposte sul reddito, così sostituendosi in tutto e per tutto al datore di lavoro originario. Le somme vengono pertanto incassate al netto e già tassate alla fonte.
La domanda al fondo di garanzia INPS può essere presentata esclusivamente in via telematica, in maniera totalmente gratuita, per il tramite di un patronato abilitato ovvero di un professionista autorizzato.
La domanda può essere presentata sia in caso di fallimento dell'azienda (oppure concordato preventivo ovvero liquidazione coatta amministrativa) sia in caso di licenziamento\dimissioni sia anche da chi sia ancora regolarmente impiegato ma non abbia tempestivamente ricevuto lo stipendio o parte di esso.
Il consiglio dello scrivente, quindi, in caso di mancato regolare pagamento dello stipendio o del TFR è quello di rivolgersi subito ad un professionista ovvero ad una organizzazioen sindacale, che si attivi tempestivamente per il recupero dello stesso al fine di poter essere, in caso di esito negativo del recupero, garantiti dal fondo INPS.
Non può essere in alcun modo consigliabile temporeggiare rispetto a vane promesse di adempimento da parte del datore di lavoro ovvero affidarsi a chi non si metta tempestivamente all'opera per il recupero del credito.
Un professionista seriamente specializzato nel diritto del lavoro è in grado di ricostruire con esattezza lo stipendio dovuto e di procedere alla richiesta di una ingiunzione di pagamento immediatamente esecutiva entro pochi giorni, diffidate di chi vi rappresenta non meglio precisate lungaggini burocratiche, il diritto ad una giusta retribuzione non può e non debve subire ritardi!
Avv. Marco Del Nevo - Studio Legale Del Nevo & Associati
Giuslavoristi da tre generazioni.
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