Fondo Pensione, agire oggi per il nostro domani!
Quanti di noi, soprattuto i più giovani, si immaginano la pensione come un punto di arrivo irraggiungibile?
E chi invece lo vede come obiettivo raggiungibile non si immagina nemmeno quanto possa essere basso l'importo della pensione.
Purtroppo le generazioni di oggi e quelle che verranno difficilmente potranno contare su una pensione pubblica che li permetta di sostenere un tenore di vita uguale a quello che hanno avuto durante il periodo lavorativo.
Già oggi le uscite di cassa dell'INPS per erogare le pensioni sono superiori rispetto alle entrate che lo stesso ente riesce a incassare attraverso il versamento dei contributi di milioni di lavoratori e pesano sulla spesa pubblica circa il 32 - 35% su base annua.
Oggi il rapporto è 1,4 lavoratori per 1 pensionato e, visto che l'età media di sta alzando sempre più, questo rapporto è destinato nei prossimi decenni a peggiorare.
"Ma si, tanto ho ancora da lavorare 30 anni" oppure "quando e se ci arriverò ci penserò" sono forse le frasi più gettonate quando giovani e non parlano di pensione e di vecchiaia.
Beh, non esistono risposte più sbagliate di quelle appena lette qui sopra!
La pensione, se la salute lo permette, è un obiettivo raggiungibile ma, rispetto ai nostri nonni, bisognerà costruirsela da soli.
E come fare?
I Fondi Pensione sono strumenti tecnici, creati ad hoc, con l'obbiettivo di creare un capitale o una rendita per quando ci ritireremo dalla vita lavorativa.
Essi infatti permettono al lavoratore di investire nei mercati finanziari, con l'obbiettivo di creare dei rendimenti che, sommati ai versamenti eseguiti, creino un valore da utilizzare per il futuro post lavoro.
I Fondi Pensione possono essere finanziati principalmente in tre moalità:
- contribuzione del lavoratore: il lavoratore versa in maniera volontaria una parte dei suoi guadagni nel Fondo. Questo è l'unico metodo per i lavoratori autonomi di finanziare il fondo.
- contribuzione del datore di lavoro: questo è il caso dei fondi negoziali o fondi chiusi. Sono Fondi sono istituiti sulla base di accordi tra le organizzazioni sindacali e quelle imprenditoriali di settori specifici; l'adesione a questi fondi è riservata a specifiche categorie di lavoratori. Ad esempio, i fondi pensione negoziali dei lavoratori metalmeccanici sono Fondapi e Cometa, per i lavoratori del settore chimico sono Fondapi e Fonchim.
- il versamento del trattamento di fine rapporto (Tfr): i questo caso il Fondo pensione viene alimentato attraverso le quote di TFR che il lvoratore dipendente matura. I dipendenti infatti possono aderire ad un Fonfo Pensione e richiedere che le quote TFR che matureranno verranno versate direttamente nel Fondo. Per il TFR già maturato in azienda invece il dipendente può chiderne il trasferimento presso il Fondo Pensione ma la decisipne di trasferire il maturato sarà presa dal datore di lavoro.
Anche se l'obbiettivo finale è quello di creare una pensione integrativa è possibile richiedere degli anticipi sul Fondo Pensione nei seguenti casi:
- in caso di acquisto di prima casa per sé o per i figli o per ristrutturazioni (dopo 8 anni di partecipazione), ovvero per spese mediche straordinarie dell'iscritto, dei figli o del coniuge(in qualsiasi momento) può essere richiesto un anticipo fino al 75% di quanto accumulato;
- è possibile chiedere un'anticipazione sino al 30% per ulteriori esigenze senza obbligo di motivazione (dopo 8 anni di partecipazione)
Inoltre è possibile richiedere il riscatto anticipato della posizione per i seguenti casi:
- in caso di cessazione dei requisiti di partecipazione (es. licenziamento o dimissioni dall'azienda) l'importo maturato può essere riscattato o trasferito ad altro fondo pensione; il riscatto e il trasferimento di quote si escludono a vicenda. In altre parole, se si opta per il riscatto, e si trova un altro impiego con lo stesso o diverso fondo di categoria, non si può reintegrare la quota maturata nel precedente impiego e si perde l'anzianità di iscrizione.
- In caso di inoccupazione il capitale può essere parzialmente o totalmente riscattato;
- in caso di morte o invalidità permanente dell'iscritto l'importo maturato può essere riscattato. In caso di decesso dagli eredi legittimi oppure, se indicato, dal beneficiario indicato dall'iscritto.
Quali sono quindi i vantaggi del Fondo Pensione?
- Rendita: Il Fondo Pensione ci permette di crearci un valore che potrà essere erogato sottoforma di rendita il giorno che andremo in pensione.
- Redditività: Investendo nei mercati finanziari, soprattutto con un orizzonte di lungo termine, l'iscritto può avere un rendimento elevato che, sommato ai versamenti nel tempo, costruisce un ottimo patrimonio per la vita post-lavorativa.
- Reversibilità: Per la previdenza complementare, la reversibilità del trattamento previdenziale risulta essere al 100% anziché al 60% come per l'INPS. Non è un diritto dei sottoscrittori, ma un'opzione che si paga in termini di una rendita minore al momento della pensione e/o maggiori contributi previdenziali. In questo caso la rendita vitalizia è calcolata sia sull'aderente che sulla persona da lui designata (es. coniuge) e continua ad essere pagata finché uno dei due è in vita.
- Agevolazione Fiscale: Il legislatore ha previsto che i versamenti volontari effettuati dagli iscritti nei Fondi Pensione siano deducibili dall'imponibile IRPEF, annualmente fino a un massimo di 5.164,57 euro. L'erogazione della rendita poi, a differenza della pensione pubblica dove viene applicata una tassazione in base all'aliquota IRPEF (minima del 23%), è tassata con un aliquota massima del 15%. Anzi, dopo il 15esimo anno di adesione al Fondo l'iscritto avrà una riduzione annua dello 0,30% fino ad arrivare un minimo del 9%. In questo caso quindi un anderente al Fondo pagherà un minimo del 9% invece del 23% o più, con un risparmio fiscale che può essere superiore del 14%.
Abbiamo visto quindi che la pensione è un obiettivo raggiungibile, ma per crearci un futuro per il domani dobbiamo inizare ad agire sin da subito!
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