Forfettari: riduzione del 35% dei contributi Inps entro il 1° marzo


Riduzione del 35% dei contributi INPS per i forfettari: scade il 28 febbraio la domanda annuale!
Forfettari: riduzione del 35% dei contributi Inps entro il 1° marzo

 

Sapevate che esiste una domanda annuale per la riduzione del 35% dei contributi INPS per chi è in regime forfettario?

Per chi ha aderito al Regime Forfettario, e solo per gli iscritti all’INPS artigiani e commercianti, è prevista un’agevolazione contributiva, che consiste in una richiesta di riduzione del 35% dei contributi dovuti, sia che essi siano fissi sia variabili. Ma l’agevolazione non è per tutti! Vediamo le regole per fruire dell’agevolazione.

 

Indice:

  • Regime Forfettario: agevolazioni contributive, soggetti beneficiari

  • Come si fa a capire se la propria attività può godere dell’agevolazione contributiva?

  • Riduzione del 35% dei contributi: sia sulla quota fissa che variabile

  • La richiesta di agevolazione va inoltrata all’INPS

  • Conclusioni

 

 

 

Regime Forfettario: agevolazioni contributive, soggetti beneficiari

Il titolari di partita Iva che hanno aderito al Regime Forfettario (per vedere i requisiti di accesso e permanenza al Regime Forfettario, vedere i commi 54 e seguenti della Legge n 190/2014, e la Legge n 145/18) hanno la possibilità di beneficiare non solo di vantaggi fiscali dovuti al regime contabile agevolato, ma anche di un’agevolazione di carattere previdenziale.


Chi può e chi non può usufruire di questo beneficio?
•    coloro che svolgono attività di impresa: sì al vantaggio;
•    coloro che svolgono attività di tipo artigianale: sì al vantaggio;
•    professionisti iscritti alle casse di previdenza private: no al vantaggio;
•    iscritti alla Gestione Separata INPS: no al vantaggio;
•    coadiuvanti e coadiutori di età non superiore a 21 anni che prestino attività nell’ambito di imprese che aderiscono al regime agevolato: no al vantaggio;
•    soggetti (imprenditore e familiari collaboratori), già pensionati presso le Gestioni dell’INPS e con più di 65 anni di età: no al vantaggio;
•    soggetti che posseggono partecipazioni in società di persone o di capitali. In quest’ultimo caso non deve esserci svolgimento di attività affine a quella svolta in maniera individuale con una propria partita IVA e non si devono avere partecipazioni di controllo (nemmeno indiretto), sulla società: no al vantaggio;
•    soggetti che detengono partecipazioni in SRL in regime di trasparenza fiscale di all’articolo 116 del DPR n 917/86: no al vantaggio.

 

 

 

Come si fa a capire se la propria attività può godere dell’agevolazione contributiva?

Il primo elemento utile è il Codice ATECO che hai denunciato nel modello di apertura/variazione della partita Iva, ma è facile capirlo anche dal fatto che sei un soggetto tenuto all’iscrizione in Camera di Commercio, quindi obbligato all’iscrizione alla gestione IVS Artigiani e INPS Commercianti. In questi casi ricadi nelle seguenti categorie di attività di lavoratori che hanno diritto ad ottenere l’agevolazione previdenziale ridotta del 35%:

•    imprenditore, artigiano o commerciante
•    piccolo imprenditore, artigiano o commerciante

 

 


Riduzione del 35% dei contributi: sia sulla quota fissa che variabile

I contributi ordinari dovuti dalle categorie lavorative appena elencate si versano con le seguenti modalità:
•    una parte fissa, determinata su un reddito minimale di circa € 15.000, che è uguale per tutti (con le dovute riduzioni ordinarie di legge per le persone inferiori a 21 anni e superiori a 65 anni);
•    una parte variabile, calcolata sulla parte di reddito che eccede il minimale, fino al raggiungimento del limite del massimale contributivo del regime IVS indicato dalla legge.

Fisco Amico! - L’agevolazione della riduzione del 35% della contribuzione ordinaria INPS, è applicata sia alla parte fissa che variabile, spetta a coloro che hanno aderito al Regime Forfettario e sono iscritti obbligatoriamente alla gestione IVS Artigiani e INPS Commercianti.

Come si applica la riduzione del 35% sui contributi fissi o variabili?

Gli Artigiani e i Commercianti versano con il modello F24:  
•    i contributi fissi sul minimale: in 4 scadenze trimestrali: 16 febbraio, 16 maggio, 20 agosto e 16 novembre;
•    i contributi eccedenti il minimale: alla scadenza prevista per il versamento delle imposte sui redditi, quindi in sede di dichiarazione dei redditi. Le date del versamento sono: entro il 30 giugno, o il 30 luglio con maggiorazione dello 0,4%. I contributi eccedenti il minimale vengono calcolati sui redditi eccedenti il minimale, prodotti nell’anno d’imposta precedente.

Fisco Amico! - Ad ogni versamento, effettuato con modello F24, si applica la riduzione del 35% dell’importo dovuto.

E’ utile precisare due cose:
•    questo tipo di agevolazione non è obbligatoria ma facoltativa e opzionale!
•    Il versamento inferiore dei contributi minimali e variabili darà diritto a una pensione ridotta!  
 

 

 


La richiesta di agevolazione va inoltrata all’INPS

La richiesta di agevolazione per la riduzione dei contributi del 35% va inoltrata all’INPS e segue le sotto elencate regole:
•    I contribuenti che decidono di aprire partita Iva in Regime Forfettario, devono fare richiesta della riduzione contributiva in sede di iscrizione alla gestione artigiani e commercianti relativa alle nuove attività. In questo caso la comunicazione telematica si suggerisce di trasmetterla il prima possibile in modo da anticipare l’elaborazione contributiva annuale.
•    I contribuenti già in possesso di partita Iva in Regime Forfettario e già iscritti alla gestione IVS Artigiani e INPS Commercianti che non hanno effettuato la scelta della riduzione contributiva in fase di apertura, possono comunicare di voler fruire dell’agevolazione in un secondo momento, facendo richiesta della riduzione contributiva con apposito modello telematico da presentare alla gestione artigiani e commercianti. La domanda va inoltrata entro e non oltre il 28 febbraio di ogni anno!
•    La richiesta di agevolazione per la riduzione del 35% dei contributi INPS va comunicata telematicamente OGNI ANNO entro e non otre il 28 febbraio! (quest'anno, essendo il 28 febbraio festivo, la scadenza slitta al ° marzo)
•    La modulistica per la scelta della riduzione contributiva è presente nel cassetto previdenziale dell’INPS, disponibile online con le credenziali di accesso (Pin) fornite direttamente dall’istituto.  
•    Comunicazione oltre il termine del 28 febbraio: nel caso in cui la comunicazione telematica all’INPS per i contributi ridotti del 35% venga inviata oltre la scadenza del 28 febbraio, l’anno di riduzione contributiva slitterà al primo anno utile successivo a quello in cui viene fatta la comunicazione.
•    La richiesta di riduzione dei contributi INPS per artigiani e commercianti può essere prorogata nel tempo senza limiti. Se però i contributi versati, con e senza riduzione, non raggiungono il minimale previsto, non si raggiungerà un’annualità contributiva, con conseguenze negative sulla pensione da percepire.

 

 

 

Conclusioni

E’ vero che da un lato la riduzione contributiva del 35% agevola i titolari di partita Iva, ma dall’altro diventerà più difficile raccogliere annualità contributive valide per il raggiungimento del cumulo pensionistico. Il suggerimento è quello di fruire della riduzione contributiva solo negli anni in cui effettivamente si è in difficoltà economica, magari durante i primi anni di avvio di una nuova attività, quando le spese di avvio sono elevate, poi si consiglia di effettuare i versamenti a regime ordinario.

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Di Carmen Fantasia – dottore commercialista, consulente per la crescita aziendale, autore della collana Fisco Amico
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