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Nuove opportunità di lavoro: diventare freelancer sul web
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Molte volte abbiamo sentito frasi del tipo: "per lavorare bisogna andare all’estero" o "le nostre menti migliori fuggono dall’Italia". Domanda: "Esiste un modo per lavorare all’estero dall’Italia?", risposta: "si, con il web".

Se c’è una cosa che alle nuove generazioni non manca è la conoscenza del web e la capacità di utilizzare con disinvoltura il computer in vari settori ma, spesso, queste doti restano imprigionate in una realtà fisica che sempre meno offre opportunità professionali. Navigando sul web mi sono imbattuto in alcuni siti molto interessanti: i portali per freelancers.

Chi sono i freelancers? I freelancers sono quella categoria di giovani lavoratori che, provvisti di Partita IVA, offrono le proprie competenze a diversi fruitori, i servizi richiesti possono essere i più disparati: grafica, fotografia digitale, traduzioni linguistiche, creazione di loghi e siti web, compilazione fogli elettronici, videoscrittura, progettazione architettonica e industriale o qualsiasi attività possa essere, a lavoro terminato, inviato via email.


Diventare freelancer sul web è semplice; ci si iscrive su un portale dedicato inserendo il proprio curriculum, un portfolio lavori ben fatto, una tariffa oraria e si comincia. I siti freelancers sono quasi sempre basati sul sistema di asta online, dove il datore di lavoro "posta" una richiesta alla community indicando il range di budget a sua disposizione, saranno quindi i diversi freelancers interessati al progetto a proporsi mostrando il loro portfolio e dando il prezzo per le loro prestazioni (ovviamente rimanendo quanto più vicino al budget del cliente).

Aggiudicarsi il primo progetto è difficile in quanto non si possiedono "feedback" positivi per lavori precedentemente effettuati, ma non bisogna scoraggiarsi, anzi è fondamentale perseverare piazzando offerte su molteplici progetti. Nel momento in cui al freelancer viene assegnato il progetto questi entrerà in contatto con il datore di lavoro in una stanza virtuale a loro dedicata dove i due discuteranno le modalità di esecuzione del lavoro e, perché no, le modalità di pagamento. Dimenticavo...tutto rigorosamente in inglese. A fine progetto datore di lavoro e professionista si scambiano dei feedback che darà loro maggior affidabilità e punteggio all'interno del sito e, da quel momento, la strada sarà tutta in discesa.


Personalmente ho realizzato vari lavori grafici su alcuni di questi siti e ciò che mi ha impressionato è la stima reciproca che si è instaurata con i datori di lavoro (arabi, statunitensi, australiani e russi), le grandi amicizie nate dalle sole parole digitate sulla tastiera, la fiducia verso i professionisti italiani e, cosa che purtroppo qui in Italia si sta perdendo, il grande rispetto verso il lavoro altrui. Molti di loro sono successivamente diventati miei clienti abitudinali al di fuori del portale freelancer. A volte mi è capitato di conoscere giovani talenti che ho successivamente assunto per portare a termine prestazioni che richiedevano diverse figure professionali, creando un affiatato e divertente team multietnico. Provarci non costa nulla! Per chi fosse interessato a intraprendere questo genere di attività vi lascio alcuni link: freelancer.com, elance.com, odesk.com, peopleperhour.com, ifreelance.com. Buon lavoro

Articolo del:


di Arch. Roberto Russo

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