Fumo passivo, mobbing sul lavoro
Fumare davanti a un collega affetto da infiammazione alle vie respiratorie puó costituire mobbing
Secondo la Corte di Cassazione costituisce mobbing fumare davanti ad un collega affetto da infiammazione alle vie respiratorie, costretto oltretutto a subire atti vessatori e ad essere emarginato, faticando a farsi assegnare le mansioni corrispondenti al suo inquadramento.
Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 11789 dell’8 giugno 2015, ha sancito l’illiceità del comportamento posto in essere nei confronti del lavoratore condannando il datore di lavoro al risarcimento dei danni, in quanto non ha adottato alcuna cautela per evitare al dipendente l’esposizione al fumo passivo.
Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 11789 dell’8 giugno 2015, ha sancito l’illiceità del comportamento posto in essere nei confronti del lavoratore condannando il datore di lavoro al risarcimento dei danni, in quanto non ha adottato alcuna cautela per evitare al dipendente l’esposizione al fumo passivo.
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