Garantire il futuro del figlio disabile


I genitori possono farlo istituendo, per testamento, un trust che produca una rendita a suo beneficio
Garantire il futuro del figlio disabile
Una questione che si pone spesso, trattando di famiglie nelle quali è presente un figlio disabile, è quella di garantire a quest'ultimo un patrimonio personale che gli consenta di usufruire di garanzie future. Una soluzione interessante è quella della costituzione di un trust, attraverso il quale i genitori possono - nel loro testamento - trasferire il proprio patrimonio o parte di esso (a seconda della presenza di eventuali altri eredi legittimari) ad una persona di fiducia, che dovrà amministrare i beni proprio nell’interesse del figlio disabile.

Il trust è un istituto assai diffuso all’estero ma poco noto, anche se perfettamente praticabile, in Italia. Il meccanismo è abbastanza semplice. La persona designata (tecnicamente il trustee) ha il compito di gestire i beni (di qualsiasi tipo essi siano) in modo che producano un reddito destinato a soddisfare i bisogni del disabile, per esempio attraverso l'assistenza domiciliare o il pagamento di una retta presso un istituto di cura idoneo a garantirgli condizioni di vita corrispondenti alle sue abitudini e necessità.

In concreto il trustee acquista la proprietà dei beni, ma questa è assolutamente vincolata dallo scopo e dalle regole dettate dai genitori nel testamento. Il trustee può compiere, senza dover chiedere autorizzazioni a nessuno, tutti gli atti che riterrà vantaggiosi per il figlio. Per tranquillità, quando si costituisce un trust, si nomina di regola anche un supervisore (tecnicamente indicato come "guardiano") che vigila sul corretto operato del trustee

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di avv. Giovanna Comandè

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