Genitori, educazione finanziaria e risparmio


È fondamentale che tutti i componenti di una famiglia siano coinvolti e consapevoli della gestione dei soldi
Genitori, educazione finanziaria e risparmio

Educare i figli è uno dei compiti di maggior responsabilità e impegno. Non esiste una formula valida per tutti: siamo persone, individui unici, differenti gli uni dagli altri. Sicuramente ci sono valori comuni che rappresentano le fondamenta, come il rispetto, ma come insegnarlo, come spiegarlo ai più piccoli non lo dice nessuno. 

Quel che sappiamo è che i figli rifletteranno gli insegnamenti impartiti dai genitori

Non saranno la loro fedele copia e saranno influenzati dall’ambiente scolastico, dalle amicizie e dalla loro personalità, ma di fatto, l’impronta genitoriale sarà riconoscibile. 

Mi sono chiesta se questo valga anche per il rapporto con i soldi e più in generale per l’educazione finanziaria. E durante le mie ricerche sono stata colpita da quanto emerso da uno studio condotto dal Museo del Risparmio di Torino. 

Scopo di questo studio è stato comprendere se i modelli di gestione dei soldi sono parte degli insegnamenti che i genitori offrono ai propri figli. E successivamente, in che modo tali insegnamenti vengano percepiti e poi applicati dai ragazzi. 

 

Genitori ed educazione finanziaria: la situazione in Italia

In generale, è emerso che le famiglie dialogano con i propri figli di soldi, ma questo dialogo  è influenzato da diversi fattori, quali il titolo di studio, il livello culturale, il reddito e la localizzazione geografica delle famiglie.

I ragazzi, dal canto loro, ascoltano i genitori e li considerano un esempio da seguire in campo finanziario, seppur il livello di conoscenza economico-finanziaria dei “grandi” non sia particolarmente approfondito. 

Ciò che più mi ha colpito, e che deve far riflettere, è che i ragazzi più degli insegnamenti  teorici, seguono gli esempi concreti, non solo per l’educazione in generale, ma anche anche quando si parla di educazione finanziaria. 

Cari genitori, siamo noi i modelli di comportamento finanziario dei nostri figli!

È una nostra responsabilità indicare la strada giusta da percorrere in campo finanziario. Siamo noi genitori a dover mostrare ai nostri figli l’importanza dei soldi, e il comportamento più adatto a risparmiare e investire per raggiungere gli obiettivi di vita. 

In particolare, dallo stesso studio, è emerso che la figura punto di riferimento in materia di soldi è la mamma. E questo va a scontrarsi con il pensiero comune che sia l’uomo a dover gestire le finanze di casa! 

È quindi fondamentale che tutti i componenti di una famiglia siano coinvolti e consapevoli della gestione dei soldi

Genitori, educazione finanziaria e risparmio

I valori legati ai soldi e alla loro gestione sono trasmessi nella vita quotidiana, nei gesti più comuni come per esempio le scelte fatte al supermercato, le scelte legate alle attività per il tempo libero, alle gite fuori porta, alle vacanze, si basano tutte su una corretta calcolo dei costi connessi a ogni scelta.

I bambini emulano i genitori e, più in generale, i comportamenti che osservano ogni giorno. Ecco perchè è fondamentale per i genitori mostrarsi consapevoli e sicuri nella gestione del denaro, che sia banalmente per la gestione delle spese quotidiane, sia in ottica futura, pensando a piani di investimento per il raggiungimento di un obiettivo.

Parlare di soldi con i figli e coinvolgerli, per quanto possibile, nelle scelte finanziarie è importante e fà si che questo tema non diventi un tabù. Con questo non intendo certamente dire di fornire informazioni sensibili e delicate, ma trovare il modo di mostrare ai bambini e ai ragazzi l’importanza del valore dei soldi, e con essa dell’investimento per il futuro. 

Renderli consapevoli che state mettendo da parte somme di denaro per la loro università, o per un viaggio o per l’acquisto di una casa o un’automobile è importante. Li aiuta a capire il significato di un obiettivo da raggiungere e trasmette loro il messaggio che il corretto investimento li aiuta a raggiungere tale obiettivo.

Ma l’educazione alla gestione consapevole del denaro può iniziare anche prima,responsabilizzando già i bambini. 

Come?

Per esempio con la “paghetta”. Ossia una piccola somma di denaro periodica da iniziare a gestire in modo autonomo. E in modo autonomo, significa permettere anche che i soldi siano impiegati per qualcosa che effettivamente è più vicino a un capriccio rispetto a un obiettivo finale più grande e per il quale serve più tempo per raggiungerlo. 

Grazie alla paghetta, quindi, si possono introdurre nella pratica i concetti di risparmio e di obiettivo. Due dei pilastri dell’educazione finanziaria. 

 

Genitori, educazione finanziaria e investimenti

Se il valore del risparmio sembra essere un concetto chiaro alle famiglie e trasmesso correttamente ai figli, il significato, o meglio, gli investimenti non sono trattati allo stesso modo. E questo lo si evince anche dai miliardi di euro fermi sui conti corrente delle famiglie italiane. 

Il concetto di investimento per preservare i propri soldi, per fare in modo che il valore del denaro non si perda a causa dell’inflazione, non è ben chiaro neanche agli adulti. I motivi sono riconducibili a una forte avversione al rischio da parte dei risparmiatori italiani e a una scarsa conoscenza finanziaria. Due aspetti che certamente condizionano le scelte di investimento. 

E questo, da genitore e da consulente finanziario, credo sia una lacuna da colmare. 

 

Come posso aiutarti 

Tra i miei compiti c’è anche quello di informare e formare i cittadini in tema finanziario. I miei clienti sanno quanto per me sia importante instaurare un rapporto di fiducia, un rapporto trasparente, volto ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza finanziaria delle persone. 

Il mio ruolo inizia ben prima della creazione di un portafoglio finanziario. Il mio compito inizia supportandoti e aiutandoti a comprendere quali sono le tue disponibilità, i tuoi obiettivi e il tuo livello di rischio.
La costruzione del portafoglio personalizzato, avviene dopo.
Per me è fondamentale conoscere nel dettaglio il tuo vissuto, ma soprattutto gli obiettivi che vuoi raggiungere. E mi impegno a essere sempre presente e pronta a rispondere alle tue domande e alle tue richieste di chiarimento. 

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Articolo del:


di Fulvia Ferrari

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