Gestire e superare ansia e attacchi di panico

L’ansia è caratterizzata da un senso di agitazione, da uno stato di allerta e un senso di pericolo imminente che può essere esterno, visibile e reale o percepito dentro di noi ma senza essere consapevoli di quale esso sia. Quando ciò da cui ci sentiamo minacciati ci è chiaro, come può essere un animale feroce che corre verso di noi per aggredirci o un’auto che sta per investirci, l’ansia che ci permette di scappare o scansare il pericolo è avvertita come normale risposta che ci salva la vita. E di fatto l’ansia è una risposta utile per la sopravvivenza. Infatti, quando il cervello avverte un pericolo lo segnala al corpo che risponde immediatamente e automaticamente per attaccare o fuggire. A livello fisiologico avvengono dei cambiamenti che permettono di salvarsi: la respirazione più frequente aumenta l’ossigeno disponibile per i muscoli, così come l’aumentato ritmo cardiaco e la pressione sanguigna; la digestione si ferma, viene liberato nel sangue lo zucchero, aumenta il sudore, il sistema immunitario rallenta, il sangue è dirottato ai muscoli che si preparano ad una risposta veloce di fuga o attacco. Fin qui l’ansia ci sembra utile e sensata, come in tante altre situazioni in cui ci aiuta ad essere più attenti e concentrati: prima di un esame, prima di una prestazione sportiva, prima di un colloquio di lavoro ecc. Ma ci sono situazioni in cui apparentemente non c’è alcun pericolo che ci minaccia, magari stiamo facendo qualcosa come leggere un libro o guardare un film eppure proviamo un’inspiegabile ansia o un attacco di panico. In questi casi l’ansia si trasforma in un sintomo che viene ad avvisarci che dobbiamo risolvere qualcosa dentro di noi. Ciò che causa questi attacchi di ansia o panico sono pensieri di cui non siamo consapevoli perché scorrono in fretta e ci è difficile riconoscerli. A livello fisiologico accadono tutti i cambiamenti già descritti ma non essendo percepiti come risposta ad un pericolo reale vengono accentuati dalla paura che stia per arrivare un infarto o che si stia per morire o impazzire. Dunque, l’attacco di panico è uno stato d’ansia a livelli molto alti alimentato da pensieri e paura che l’attacco ritorni: la paura della paura. Per uscire da questo circolo vizioso solitamente le persone che ne soffrono agiscono in due modi e cioè "evitando" le situazioni o i luoghi in cui è avvenuto l’attacco di panico o "assicurandosi la presenza di una figura protettiva". Ma queste strategie di risoluzione del problema diventano limitanti per il proprio benessere e possono compromettere le relazioni interpersonali.
Ciò che si può fare per imparare a gestire e superare gli attacchi di panico e interrompere i circoli viziosi autolimitanti richiede un impegno continuo, ma necessario per ritrovare il benessere. Attraverso un percorso di psicoterapia si può imparare innanzitutto a conoscere e riconoscere l’ansia e l’attacco di panico come un alleato che è venuto ad aiutarci a risolvere problematiche più profonde; si può imparare a cambiare i pensieri negativi, a regolarizzare il respiro con tecniche di rilassamento specifiche; si possono utilizzare strumenti di auto-osservazione o strategie di distrazione del pensiero; e soprattutto si può scoprire e risolvere la vera causa del problema e ritrovare il proprio benessere ed una migliore qualità di vita.