Gestione del tempo: da ostacolo ad alleato


Il tempo è una risorsa preziosissima, ma spesso abbiamo l'impressione che ci sfugga dalle mani o che non ne abbiamo abbastanza. Come gestirlo e ottimizzarlo?
Gestione del tempo: da ostacolo ad alleato

Il tempo, o meglio la sua mancanza, è l’ostacolo su cui si infrangono molti progetti creativi: le nostre giornate tipiche sono piene di impegni di lavoro, domestici e familiari, di attività da cui non possiamo esimerci come mangiare, dormire e mantenersi in forma, poi ci aggiungiamo anche la vita sociale e di relazione…

A volte, succede che la nostra quotidianità sia così fitta tanto da soffocare il nostro lato creativo e proviamo una certa inquietudine, ma non abbiamo idea di come creare: una lampada, un romanzo, dei nuovi cuscini per il divano, una canzone d’amore…

In queste condizioni, il tempo ci sembra un tiranno che prende decisioni inesorabili su cosa dobbiamo fare e quando, manipolando il desiderio di dedicarci a quella lampada o a quella canzone e capire cosa farne. Ma considerare il tempo come un tiranno invece che un potente alleato, purtroppo, non aiuta.

La creatività e le opere creative richiedono tempo ma anche pazienza, pratica, determinazione e il tempo, possiamo affermare, è uno dei loro più preziosi nutrimenti.

Quindi dovremmo piuttosto considerarlo come un amico, cito testualmente Murakami Haruki, Il mestiere dello scrittore, Einaudi, Torino 2017, p. 95. “La mia idea è che considerando il tempo amico, in una certa misura si riesce a controllarlo. Non bisogna lasciarsene dominare, insomma, altrimenti si finisce per assumere un atteggiamento passivo. ‘Il tempo e la marea non aspettano nessuno’, dice il proverbio, e visto che le cose stanno così, una volta ben compresa questa verità, possiamo soltanto adattarvi il nostro programma con la nostra volontà. Cioè non restare passivi, ma assumere un atteggiamento attivo”.

La chiave per avere accesso pienamente al nostro lato creativo è, dunque, allearsi con il tempo. Facciamo alcune considerazioni per riuscire a controllare alcune facce del tempo.

• Consapevolezza. Acquisire piena consapevolezza di come lo impieghiamo potrebbe aiutarci a vedere il tempo come un amico. Una cosa basilare è che occorre prima di tutto conoscerlo, esaminare minuziosamente come lo utilizziamo (e a volte lo sprechiamo) e valutare di quanto tempo richiedono le attività che affollano le nostre giornate. Se la gestione del tempo non è il nostro punto di forza, allora bisogna cominciare a monitorare le giornate e fare un quadro preciso di come utilizziamo il tempo: per esempio le ore buttate su internet ci sorprenderanno, e troveremo senz’altro qualche attività mangiatempo da limitare o eliminare del tutto per fare spazio a ciò che veramente ci interessa.

• Concentrazione. Le attività creative necessitano di una profonda concentrazione. Risulta difficoltoso sperimentare qualcosa di nuovo, affinare tecniche o smussare i risultati del nostro lavoro se la nostra attenzione è spostata su altro. Perciò, indipendentemente dalla quantità, il tempo della creatività deve essere primaria rispetto a tutte le distrazioni attorno a noi: passo importante è disattivare le distrazioni provenienti da smartphone, tablet, computer, bisogna che anche le persone che fanno parte della quotidianità non vi interrompano.

• Pianificazione. Quando sentiamo che arriva una idea creativa, il primo impulso è quello di realizzarla immediatamente. È normale, dato che l’immaginazione è assai più lesta delle nostre capacità manuali. Ma, questo può essere un ostacolo alla realizzazione dell’idea che ci prende tanto: magari i materiali per la lampada che voglio realizzare non sono a portata di mano, o per il romanzo che voglio scrivere devo fare delle ricerche su argomenti che voglio approfondire, considerando che un romanzo non si può scrivere in una settimana e una lampada ricavata da un ramo può richiedere giorni e giorni di lavoro. L’unica strada da percorrere in queste situazioni è pianificare: bisogna analizzare dettagliatamente il progetto che vogliamo realizzare, e trasformare l’idea creativa in un piano scadenzato e impegnarsi a seguire la tabella di marcia che ne risulta. Ma potremmo accorgerci che nel valutare i tempi necessari alla realizzazione siamo stati troppo ottimisti, o altri impegni prenderanno il posto della sessione creativa; ma, considerando il progetto nella sua totalità, abbiamo, comunque, il controllo della situazione e monitoreremo i vari passi. Questo ci eviterà lo scoraggiamento che potremmo avere quando non si riesce a realizzare un progetto creativo alla stessa velocità con cui l’abbiamo immaginato.

• Appuntamento fisso. Allearsi con il tempo significa soprattutto rispettarlo. Prendere un appuntamento fisso con il progetto creativo che vogliamo realizzare è basilare, questo appuntamento si può diversificare sia in lunghezza che frequenza, ma deve avere come caratteristica principale una estrema regolarità. In pratica, bisogna decidere un orario e uno o più giorni prefissati da dedicare alla nostra lampada o al nostro romanzo: per esempio una o due ore al giorno il lunedì e il mercoledì, oppure un pomeriggio a settimana o tre ore tre volte a settimana; la cosa importante è che orari e i giorni della settimana siano sempre gli stessi e vengano presi con serietà. Naturalmente, prima di essere a regime potreste aver bisogno di qualche aggiustamento, e va bene, così come va bene se qualche volta, sarete costretti a saltare una sessione per motivi esterni a voi. In fondo, si tratta di pianificare la costruzione della nostra routine creativa, e questo naturalmente richiede impiego di tempo.

• Le pagine del mattino. A volte la questione principale si riduce a trovare il tempo per capire come vorremmo agire. Un ottimo consiglio per capire come sfruttare il nostro lato creativo e trovare l’ispirazione giusta è quello delle cosiddette “pagine del mattino”, ideate da Julia Cameron nel libro “La via dell’artista”. Come ascoltare e far crescere l’artista che è in noi. Il metodo descritto è molto semplice: alzarsi un po’ prima la mattina e, prima di intraprendere qualsiasi attività, prendete carta e penna (niente computer: il metodo funziona se la scrittura avviene a mano) e cominciate a scrivere tutto quello che pensate in quel momento: pensieri vaghi, desideri, preoccupazioni, idee, dubbi, cose successe… Vale tutto ciò che in quel momento vi passa per la mente e lo mettete per iscritto. E non smettete di scrivere (anche se ripetete ossessivamente l’unica frase che avete in mente) finché non avete riempito tre fogli A4. Tutto qui. I risultati ottenuti almeno per quanto mi riguarda, sono sorprendenti. Innanzitutto, dopo aver scritto le pagine del mattino il resto della giornata trascorre in modo molto più leggero e focalizzato sugli obiettivi; è come se, avendo scritto tutte le preoccupazioni, i pensieri negativi avessero trovato un loro posto, anche se in maniera temporanea, e avessero perso il bisogno di assillarci. Inoltre, con il trascorrere dei giorni, le risposte alle preoccupazioni e ai pensieri molesti cominceranno ad avere chiarezza. Infine, man mano che queste negatività emergono in superficie per essere eliminate, sulle pagine del mattino rimarranno solo le idee creative e quindi sogni, desideri, progetti di miglioramento.

Ma cos'è il tempo? A cosa serve il tempo?

Dobbiamo considerare diversi concetti che associamo al tempo:

•    URGENTE (quanto tempo ho per fare qualcosa?)

•    IMPORTANTE (quale valore mi porterà aver fatto quella cosa?)

Legate strettamente a questi concetti ci sono le situazioni che viviamo. Partendo dal fatto che tutti noi sappiamo cosa è giusto fare, in determinate situazioni tendiamo a disperderci perché fare quell'azione ci provoca fastidio, oppure le questioni urgenti, ma non importanti ci creano quel senso di insoddisfazione; mentre nelle situazioni urgenti e importanti ci sentiamo sotto pressione. La situazione che genera azioni efficaci e produttive ci viene da questioni importanti ma non urgenti, la cosiddetta zona proattiva. Ma associato a questo dobbiamo ricordarci dell'utilizzo della nostra energia nell'affrontare la nostra vita di tutti i giorni.

Come scrisse S. COVEY esistono 7 regole per avere successo, ma a queste dobbiamo associarci le aree su cui proiettiamo le nostra vitalità. Ce ne sono 3:

1.    area al di fuori del nostro controllo (coinvolgimento);

2.    area di influenza (possiamo influenzare gli altri attraverso un'opportuna formazione);

3.    area di controllo (unico controllo che abbiamo è su noi stessi).

Allearsi con il tempo ci può dare la possibilità di avere successo e realizzare i nostri obiettivi. Quindi FARE CONTRO OTTENERE è la formula magica per pianificare e ottenere la gestione del proprio tempo. Le persone di successo sanno cosa vogliono e hanno chiaro il piano per ottenerlo. Allora qual è il tuo vero obiettivo? Qual è il risultato che stai perseguendo? Ma soprattutto PERCHE'?

 

Articolo del:


di Dott.ssa Gabriella Maria Alessandria

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