Giardino sulla terrazza


Prospettive affinché questa parte della casa ritorni ad appartenerci sia sotto il profilo sensoriale che fisico
Giardino sulla terrazza
La terrazza sembra un non luogo, un'estensione dell'abitazione senza una sua personalità.
Uno spazio aperto, un vuoto che nella stagione estiva emana calore mentre in quella invernale rimane sterile come ghiacciata, cristallizzata nella sua desolazione.
Quante prospettive si possono aprire al fine che questa parte della casa ritorni ad appartenerci sia sotto il profilo sensoriale che fisico.

Si può trasformare in un giardino Zen con spazi per il relax ritagliati tra ciottoli e bambù. Può divenire un orto dove le essenze inebriano l'aria dei loro profumi. I profumi entrano dalle finestre, l'odore della pioggia, invadono i nostri sensi modificando le nostre percezioni anche di come viviamo gli spazi interni dei nostri alloggi. Divenire uno sfogo, un'apertura, una connessione con il nostro spazio-pensiero. Coi colori della natura si possono creare quinte scenografiche, luoghi di distensione dove poter incontrare amici, leggere e perdersi nelle geometrie e nelle loro combinazioni. Rinfrescare, dare vita, farsi attraversare dalle sensazioni dai ricordi agresti che ci appartengono come archetipi dell'inconscio collettivo.

Un giardino sulla terrazza è per tutti e la vegetazione, a seconda delle specie innestate, richiama uccelli, particolari farfalle proprie dei luoghi ridonando vita e immaginazione ad un luogo dalle mille potenzialità che diventa un'estensione della nostra personalità unico nella sua unicità.

Articolo del:


di Arch. Elena Graziano

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