Gli adeguati assetti organizzativi d’impresa


Le imprese hanno necessità di dotarsi di una struttura amministrativa per consentire il controllo dell'attività aziendale. Ora è anche un obbligo di legge
Gli adeguati assetti organizzativi d’impresa

Premessa

L’art. 2086, comma 2 del codice civile in vigore dal 16 marzo 2019 prevede quanto segue:

L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.

È evidente che, indipendentemente, dall’obbligo di legge le aziende dovrebbero comunque dotarsi di un sistema amministrativo adeguato per condurre al meglio la propria attività.

Ma cosa si intende per adeguati assetti organizzativi?

Non esiste una definizione specifica ed esaustiva o un insieme di adempimenti da rispettare; dobbiamo rifarci alla prassi professionale e aziendalistica.

Per iniziare eliminiamo un equivoco: l’adeguato assetto non si riferisce alle imprese in crisi, ma riguarda tutte le imprese indipendentemente dalle dimensioni. Anzi, lo scopo è proprio quello di prevenire la crisi d’impresa.

Le nostre aziende, notoriamente di piccolissime dimensioni, raramente sono dotate di assetti amministrativi adeguati e di sistemi di controllo.

Quali sono le attività minime per dotarsi di un adeguato assetto amministrativo?

Certamente il punto di partenza è tenere la contabilità aziendale in modo corretto e tempestivo; la contabilità rappresenta la prima fonte informativa sui fatti aziendali.

Altri elementi indispensabili sono i seguenti:

  • Analisi della situazione patrimoniale economica e finanziaria mediante riclassificazioni di bilancio e analisi per indici;

  • Analisi dei flussi di cassa attraverso la predisposizione di un corretto rendiconto finanziario;

  • Analisi periodica della Centrale Rischi della Banca d’Italia per valutare l’andamento del credito bancario e porre in essere tempestivamente gli eventuali correttivi.

Le analisi appena citate riguardano aspetti storici, cioè fatti aziendali che si sono già verificati. Ovviamente non bastano perché le aziende devono attivare metodologie gestionali finalizzate a prevedere l’andamento dell’attività e prevenire gli elementi di crisi.

È, quindi, indispensabile adottare strumenti di controllo di gestione, budget e controllo della liquidità (incassi e pagamenti) per evitare che situazioni di tensione finanziaria si trasformino in vera e propria insolvenza.

Nella conduzione dell’impresa il controllo dei flussi finanziari ha assunto un’importanza fondamentale. Infatti è sempre più frequente il caso di imprese con risultati economici positivi che entrano in crisi di liquidità compromettendo la vita stessa dell’azienda.

Cosa facciamo per la tua azienda?

Il nostro TEAM supporta l’imprenditore e il management a individuare le criticità amministrative e gestionali attraverso un check up iniziale e, successivamente, a impostare un sistema di controllo economico e finanziario costruito su misura per le caratteristiche e le dimensioni dell’azienda.

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di Dott. Luciano Ledda

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