Gli ISA non virtuali per le tasche dei professionisti


Arrivati al debutto degli indici sintetici di affidabilità fiscale permangono criticità da risolvere
Gli ISA non virtuali per le tasche dei professionisti

Gli ISA non sono virtuali per le tasche dei professionisti, se si considerano anche i costi richiesti dalle software house.

Lo sottolineano ADC e ANC nel comunicato congiunto del 23 maggio 2019. A fronte delle perduranti criticità, le due associazioni chiedono che per il 2019, ai fini degli indici ISA, siano opportunamente considerati solo i dati contabili ed extracontabili dell’annualità, escludendo il file dell’Agenzia delle Entrate, considerata la sua indisponibilità.

Gli ISA, indici sintetici di affidabilità fiscale, si preparano al debutto. Le regole per l’applicazione della “pagella dell’imprenditore” sono contenute nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 10 maggio 2019.

Tra le novità, il provvedimento fornisce il dettaglio del punteggio necessario per l’accesso ai benefici premiali: servirà ottenere almeno 8 in pagella per poter beneficiare dei vantaggi derivanti dall’applicazione degli ISA.

Non solo. Le regole pubblicate dall’Agenzia delle Entrate riguardano anche gli intermediari e la modalità di gestione delle deleghe per l’accesso agli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione dei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale.

Sarà all’interno del Cassetto Fiscale che le Entrate metteranno a disposizione dei titolari di partita IVA e degli intermediari delegati gli ulteriori dati necessari, con regole specifiche per l’acquisizione in modalità massiva.

 

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di Concettina Gullì

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