Greenwashing: BASTA!
La pubblicità una volta era costruita in maniera particolare, ricordo ancora Carosello, un momento serale in cui le aziende promuovevano il loro prodotto costruendo dei piccoli filmati molto simili a dei cortometraggi. Oggi è pressoché diventata inutile, per non dire ingannevole.
Prendete, ad esempio, il mondo dei detersivi. Non è certamente l’unico settore merceologico in cui la comunicazione è a volte ingannevole, lo utilizzo come esempio generale.
Sono diverse le aziende in quest’ambito che decidono di spingere le proprie campagne di comunicazione puntando molto, se non tutto, sul fatto che i propri prodotti siano biodegradabili. Sappiamo tutti quanto il detersivo possa essere un forte, esagerato problema per l’ambiente e questa sensibilità crea certamente empatia verso il compratore.
Peccato che per legge tutti i prodotti detergenti debbano essere biodegradabili. “Secondo la normativa vigente nel nostro Paese, che fa riferimento al regolamento europeo (CE) n. 907/2006, è possibile apporre la scritta “biodegradabile” sull’etichetta di un detergente se il livello di biodegradabilità (mineralizzazione) è almeno del 60 per cento entro un termine di ventotto giorni”.
Come vedete essere biodegradabile e rispettare l’ambiente sono due cose fortemente diverse.
Al di là degli aspetti etici, per cui sono convinto che per il bene comune i legislatori debbano prendersi la responsabilità anti-elettorale di porre limiti fortemente restrittivi per alcuni ambiti produttivi, io credo che la scelta su acquistare un prodotto o meno debba essere in mano alla domanda, fermo restando che però sia correttamente informata su ciò che sta acquistando, come nel caso dei detersivi chiaramente non accade. Esiste, per chi vuole veramente acquistare un prodotto rispettoso dell’ambiente (stiamo comunque parlando di detersivi, attenzione comunque), la certificazione Ecolabel, certificazione europea che conferma un detersivo veramente “verde”.
Non è certamente il solo modo per acquistare in maniera consapevole, ma è un inizio.
È importante informarsi e anche nell’ambito della comunicazione è la cultura fa la differenza. Come sempre.
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