"Guardo al Futuro"
“Guardo al Futuro perché è là che passerò il resto della mia Vita”
(George Burns)
(George Burns)

Per un consulente finanziario Guardare al futuro ha un solo significato "Pianificazione Successoria", so che qualcuno di voi avrà già infilato una mano sotto al tavolo, ma occuparsi della pianificazione successoria riguarda solo in parte quello che lasceremo ai posteri.
Anche un consulente finanziario che guarda al suo futuro, deve necessariamente ampliare il suo raggio di azione e le sue competenze.
Negli ultimi anni la professione è molto cambiata a seguito della crisi finanziaria e delle nuove normative che pretendono, giustamente, una maggiore professionalità e una capacità di estendere il concetto di consulenza anche ad aspetti diversi dalla mera consulenza finanziaria.
Pertanto un bravo consulente, si è certamente reso conto che andare da un cliente e parlare di rendimenti o di diversificazione del rischio, pur essendo una base importante per lavorare, non è più sufficiente.
La nuova Normativa Mifid II, che "ha costretto" il consulente a conoscere nuovi argomenti come la pianificazione successoria o la gestione del rischio, ha reso palese come questi due aspetti siano complementari alla consulenza finanziaria.
In questi anni di rendimenti spesso poco interessanti, ci si è resi conto che il vero guadagno che il cliente può ottenere è attraverso una corretta gestione del passaggio generazionale, che produce in modo naturale un’adeguata gestione del rischio ed un efficientamento fiscale, oltre a risolvere alla base eventuali controversie tra gli eredi.
Per il cliente inserire la scelta dei propri investimenti all’interno di un lavoro di pianificazione, dedicando il corretto spazio alle coperture dei rischi, significa avere il quadro della situazione sempre sotto controllo.
Se questo lavoro viene fatto sotto la regia di un unico consulente che lavora in sinergia con esperti del passaggio generazionale, inteso in tutti i suoi aspetti sia familiari che Aziendali, può dare risultati spesso inaspettati sia al cliente che al consulente.
Il Cliente deve solo rispondere a domande delle quali sa già perfettamente la risposta; chi sono? Cosa Faccio? Dove voglio arrivare? Come vorrei che fosse il futuro mio e della mia famiglia?
Sono domande molto semplici ma che scavano nel profondo di ognuno di noi e nelle risposte sono racchiusi i nostri desideri, che da sempre abbiamo bene in mente, ma che spesso si perdono di vista a causa della vita stessa, che ci travolge con la sua velocità.
Le stesse domande fatte in momenti successivi possono produrre risposte differenti, pertanto è importante modificare la pianificazione con aggiornamenti costanti. Fortunatamente la tecnologia in questo caso ci aiuta moltissimo con nuovi applicativi, nei quali possiamo inserire una pianificazione iniziale e variarla in qualsiasi momento a seguito di cambiamenti che riteniamo significativi.
Prendiamoci un po’ di tempo per noi stessi e guardiamo al nostro futuro sapendo, fortunatamente, di non poterlo controllare in ogni suo aspetto, ma avendone già disegnato i contorni.
Anche un consulente finanziario che guarda al suo futuro, deve necessariamente ampliare il suo raggio di azione e le sue competenze.
Negli ultimi anni la professione è molto cambiata a seguito della crisi finanziaria e delle nuove normative che pretendono, giustamente, una maggiore professionalità e una capacità di estendere il concetto di consulenza anche ad aspetti diversi dalla mera consulenza finanziaria.
Pertanto un bravo consulente, si è certamente reso conto che andare da un cliente e parlare di rendimenti o di diversificazione del rischio, pur essendo una base importante per lavorare, non è più sufficiente.
La nuova Normativa Mifid II, che "ha costretto" il consulente a conoscere nuovi argomenti come la pianificazione successoria o la gestione del rischio, ha reso palese come questi due aspetti siano complementari alla consulenza finanziaria.
In questi anni di rendimenti spesso poco interessanti, ci si è resi conto che il vero guadagno che il cliente può ottenere è attraverso una corretta gestione del passaggio generazionale, che produce in modo naturale un’adeguata gestione del rischio ed un efficientamento fiscale, oltre a risolvere alla base eventuali controversie tra gli eredi.
Per il cliente inserire la scelta dei propri investimenti all’interno di un lavoro di pianificazione, dedicando il corretto spazio alle coperture dei rischi, significa avere il quadro della situazione sempre sotto controllo.
Se questo lavoro viene fatto sotto la regia di un unico consulente che lavora in sinergia con esperti del passaggio generazionale, inteso in tutti i suoi aspetti sia familiari che Aziendali, può dare risultati spesso inaspettati sia al cliente che al consulente.
Il Cliente deve solo rispondere a domande delle quali sa già perfettamente la risposta; chi sono? Cosa Faccio? Dove voglio arrivare? Come vorrei che fosse il futuro mio e della mia famiglia?
Sono domande molto semplici ma che scavano nel profondo di ognuno di noi e nelle risposte sono racchiusi i nostri desideri, che da sempre abbiamo bene in mente, ma che spesso si perdono di vista a causa della vita stessa, che ci travolge con la sua velocità.
Le stesse domande fatte in momenti successivi possono produrre risposte differenti, pertanto è importante modificare la pianificazione con aggiornamenti costanti. Fortunatamente la tecnologia in questo caso ci aiuta moltissimo con nuovi applicativi, nei quali possiamo inserire una pianificazione iniziale e variarla in qualsiasi momento a seguito di cambiamenti che riteniamo significativi.
Prendiamoci un po’ di tempo per noi stessi e guardiamo al nostro futuro sapendo, fortunatamente, di non poterlo controllare in ogni suo aspetto, ma avendone già disegnato i contorni.
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