Guida all'apertura della Partita Iva


Facciamo chiarezza sull'obbligatorietà, sui costi e sul come fare per aprire una Partita Iva
Guida all'apertura della Partita Iva

L'idea di intraprendere una nuova avventura imprenditoriale, avviare una professione o addirittura vendere un prodotto/servizio può essere entusiasmante. Tuttavia, spesso ci troviamo a fare i conti con una serie di domande che sembrano privarci di quell'entusiasmo iniziale. La ricerca online, purtroppo, tende a complicare ulteriormente le cose, fornendo risposte vaghe e difficilmente comprensibili. In questo articolo, cercherò di togliere il velo di mistero che avvolge la Partita IVA, rispondendo chiaramente ai principali interrogativi che possono sorgere. Sono convinto che, una volta conclusa la lettura, avrai una visione più chiara di questo argomento spesso complesso.

A differenza di quanto si potrebbe pensare, l'apertura della Partita IVA non è strettamente legata al volume d'affari. Il fatto che questa si attivi solo superando i 5.000 € lordi all'anno è sbagliato. Tale limite si applica solo per chi svolge lavoro autonomo occasionale. Ad esempio, se hai un lavoro dipendente e vendi di tanto in tanto le tue opere natalizie, potresti non avere bisogno di una Partita IVA, ma dovrai comunque dichiarare i guadagni al Fisco.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, aprire una Partita IVA è gratuito. Non ci sono costi fissi annuali, ad eccezione dei contributi previdenziali che potrebbero essere richiesti, a seconda della cassa di appartenenza. Va sottolineato che ci sono anche potenziali costi associati alla consulenza di un commercialista, nel caso in cui si voglia delegare gli adempimenti fiscali.

Artigiani e commercianti, anche in assenza di ricavi, devono versare circa 4.000 euro all'Inps all'anno per redditi fino a circa 16.000 euro annui. Per redditi superiori, si applica un'aliquota del 24% sulla differenza. Professionisti o lavoratori autonomi versano al 26% del reddito conseguito, con variazioni possibili a seconda della cassa di appartenenza.

La Partita IVA può essere attribuita in forma individuale, ad un libero professionista, ad un lavoratore autonomo o ad un imprenditore individuale. In alternativa, può essere attribuita in forma societaria per chi desidera aprire una società, sia essa di persone o di capitali, come la Srl.

Per chi avvia un'impresa, un'arte o una professione in Italia, è necessario presentare la "Dichiarazione di Inizio Attività" entro 30 giorni dall'inizio effettivo dell'attività. La dichiarazione deve essere effettuata attraverso modalità telematiche o consegnata direttamente su supporto informatico al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.

Nel presentare la dichiarazione, è essenziale indicare il Codice Ateco dell'attività, che influisce sulla tassazione, la previdenza e l'inquadramento ai fini degli ISA. La scelta del codice Ateco è cruciale, e in questa fase è consigliabile cercare la consulenza di un commercialista, poiché i codici attuali potrebbero non descrivere appieno le attività moderne.

Il complesso mondo della Partita IVA richiede comprensione e attenzione ai dettagli. Con questa guida, spero di rendere più accessibile un argomento che spesso sembra complicato, permettendoti di affrontare la tua avventura imprenditoriale o professionale con maggiore sicurezza.

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di Andrea Cundari

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