Guidare scalzi o a piedi nudi si può?


Cosa dice il nuovo Codice della Strada al riguardo?
Guidare scalzi o a piedi nudi si può?
Alzi la mano chi sa esattamente come comportarsi al riguardo, anche perché un tempo mettersi alla guida scalzi o facendo uso di calzature di tipo aperto (ciabatte, zoccoli, infradito) era vietato. Ma oggi, con le auto di ultima generazione in cui il ruolo dell’impianto frenante è diventato ancora più fondamentale, non è più così.
Infatti, dal 1993 [nel Codice della Strada in vigore sino al 1992 era espressamente previsto nel regolamento di esecuzione il divieto di condurre i veicoli indossando calzature aperte (tipo zoccoli, ciabatte, ecc.]; tale limitazione è stata eliminata, lasciando al conducente la discrezionalità e l'apprezzamento di opportunità circa il tipo di scarpe da utilizzare durante la guida. Il conducente "deve autodisciplinarsi nell'abbigliamento in modo da garantire un'efficace azione di guida con i piedi", così come si legge sul sito della Polizia.
Peraltro, sono gli stessi articoli 140 e 141 del nuovo Codice della Strada che richiedono alla guida un comportamento tale "da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale" (art. 140) e che il conducente debba "essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile" (art. 141).
Ciò considerato, e concludendo, possiamo tranquillamente scegliere quale calzature indossare alla guida, senza vincoli di sorta? Non propriamente, perché l'assicurazione a riguardo ci potrebbe obiettare, in caso di incidente, e qualora nel verbale redatto da Polizia e Carabinieri fosse indicata la circostanza di guida senza scarpe (per esempio), che il sinistro è stato provocato da una "negligenza grave" - quando l’automobilista non incorra in un'accusa per lesioni gravi o addirittura per omicidio stradale - e così, dopo aver pagato i danni, potrebbe agire in rivalsa nei confronti dell'automobilista per non aver rispettato il Codice della Strada (salvo che nel contratto RCA non si sia firmata la clausola di rinuncia alla rivalsa per infrazioni al Codice della Strada).
Saranno il buon senso (come sempre) e il rispetto del Codice della Strada a ‘guidarci’ sul comportamento da tenere al fine di non recare danni agli altri, oltre che a sé stessi.

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di avv. cristiana centanni

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