Hai acceso un mutuo tra il 2005 e il 2009?


Chiedi a un esperto, potresti aver diritto al risarcimento danni
Hai acceso un mutuo tra il 2005 e il 2009?
Importante novità per tutti coloro che tra l’anno 2005 e il 2009 hanno stipulato un contratto di mutuo o un prestito: la Commissione Europea ha pubblicato da poco la sentenza del 2013 in riferimento al caso n. AT 39914, dove riconosce - seppur in maniera implicita - il diritto al risarcimento danni a tutti i clienti che, nel suddetto arco temporale, hanno acceso un mutuo a tasso variabile legato all’Euribor.
Il risarcimento trova la propria giustificazione causale nel "cartello" che le principali banche europee avevano concluso allo scopo di manipolare a proprio vantaggio il corso dell’Euribor e per il quale sono stati condannati al pagamento di una maxi multa da 1,7 miliardi di Euro quattro tra i principali Istituti di credito europei (Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Société Générale).
L’iter logico seguito dalla Commissione Europea è il seguente: se l’utente tra il 2005 e il 2009 ha contratto un mutuo a tasso variabile legato all’Euribor, con molta probabilità i parametri atti a individuare il tasso d’interesse saranno difficilmente comprensibili e/o conoscibili a causa di una serie pressochè infinita di rinvii a valori esteri recuperabili solo con estrema difficoltà; pertanto, poiché, ai sensi dell’art. 117 T.U.B. "sono nulle e si considerano non apposte le clausole contrattuali di rinvio agli usi per la determinazione dei tassi di interesse e di ogni altro prezzo e condizione praticati nonchè quelle che prevedono tassi, prezzi e condizioni più sfavorevoli per i clienti di quelli pubblicizzati", allora il mutuatario potrà vedersi rimborsate le somme versate in eccesso e in diretta conseguenza dell’accordo fraudolento di manipolazione dell’Euribor.
Sul punto si era già espresso positivamente il Tribunale di Nocera Inferiore in data 28.07.2017, affermando che: "preliminarmente si deve dare atto della necessità di procedere nell’istruttoria con solo riferimento alla dedotta nullità relativa del contratto di mutuo fondiario in conto corrente, circa gli effetti, da verificare in concreto, della pronuncia della decisione della commissione europea del 4 dicembre 2013, caso AT 39914, che ha ritenuto l’esistenza di un’intesa tra il 2005 e il 2009, e quindi interferente con il contratto per cui è causa, tra taluni istituti di credito volta a manipolare la determinazione del tasso Euribor e quindi volta ad influenzare l’eterointegrazione dei contratti di finanziamento a tasso variabile".
Ora non resta che aspettare e vedere i riflessi sull’evoluzione giurisprudenziale della materia, ma, nel frattempo, gli interessati possono sicuramente chiedere lumi agli esperti e alla propria banca.

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di Avv. Silvia Salomè

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