Herpes Zoster: perché non sottovalutarlo
L'Herpes Zoster, o Fuoco di Sant'Antonio, in alcuni casi può essere responsabile della Nevralgia Posterpetica. Un trattamento tempestivo e mirato è sempre opportuno
L’Herpes Zoster, o comunemente noto come Fuoco di Sant’Antonio, è dovuto alla riattivazione del Virus Varicella-Zoster. Lo stesso Virus è, infatti, responsabile di due patologie infettive, che sebbene clinicamente differenti, sono strettamente legate. La prima è la Varicella, che tipicamente colpisce i bambini o gli adolescenti, ma che comunque non risparmia neppure gli adulti, ed è caratterizzata da febbre elevata seguita dalle caratteristiche manifestazioni esantematiche. Quando i sintomi della Varicella si esauriscono, il Virus non viene eradicato, ma rimane in forma quiescente nei gangli nervosi. In presenza di qualsiasi fattore in grado di indebolire le difese immunitarie, come un forte stress o una terapia prolungata con farmaci a base di cortisone, il Virus si riattiva e causa l’Herpes Zoster.
L’Herpes Zoster è caratterizzato da un periodo prodromico con bruciore o franco dolore della pelle a cui segue, dopo un numero di giorni estremamente variabile, l’eruzione cutanea delle tipiche vescicole erpetiche, identiche a quelle della Varicella. Le vescicole, così come il dolore, coinvolgono sempre il territorio di distribuzione dei nervi interessati dalla riattivazione del virus. Questo infatti "viaggia" letteralmente nel nervo sia verso la periferia, cioè la pelle, che in direzione centripeta, cioè verso il Sistema Nervoso Centrale. Se il Virus si sposta prevalentemente in direzione centripeta si può avere solo il dolore, senza le eruzioni cutanee (Herpes zoster sine herpete), viceversa se si sposta prevalentemente verso la pelle si avranno soprattutto manifestazioni cutanee. Le manifestazioni cutanee si risolvono sempre nel giro di alcune settimane, tuttavia in una percentuale non trascurabile di casi il dolore può persistere e durare per mesi o anni, ed in rari casi non passare mai. Il dolore che persiste dopo la risoluzione delle lesioni cutanee definisce la Nevralgia Posterpetica. Il dolore diviene intenso, continuo e spesso anche il semplice contatto della pelle con i vestiti può essere insopportabile. Un banale stimolo tattile può divenire uno stimolo doloroso (Allodinia), inoltre possono essere presenti alterazioni della sensibilità molto complesse.
La Nevralgia Posterpetica è dovuta al danno erpetico delle strutture nervose nelle quali si è riattivato il virus e può interessare non solo i nervi periferici, ma anche, nei casi più gravi, i neuroni centrali.
Sebbene l’Herpes Zoster abbia una chiara connotazione dermatologica, la gravità potenziale dei danni delle strutture nervose e la possibile evoluzione verso uno dei dolori più difficili da trattare lo rendono una patologia di preminente competenza di un Medico specialista in Terapia del Dolore. Difatti un trattamento mirato può evitare inutili sofferenze.
Il trattamento prevede l’impiego di farmaci specifici sia assunti per via orale che applicati direttamente nell’area interessata. Nei casi più gravi è necessario ricorrere a tecniche invasive, quali blocchi nervosi tronculari, plessici o neuroassiali, e procedure neurolitiche. Il fatto che la stessa patologia possa avere effetti diversi e rispondere diversamente ai trattamenti messi in campo deriva dal fatto che la lesione nervosa indotta dal Virus non è sempre uguale. Solo un medico specialista può riconoscerne le caratteristiche e mettere in campo il trattamento adeguato.
L’Herpes Zoster è caratterizzato da un periodo prodromico con bruciore o franco dolore della pelle a cui segue, dopo un numero di giorni estremamente variabile, l’eruzione cutanea delle tipiche vescicole erpetiche, identiche a quelle della Varicella. Le vescicole, così come il dolore, coinvolgono sempre il territorio di distribuzione dei nervi interessati dalla riattivazione del virus. Questo infatti "viaggia" letteralmente nel nervo sia verso la periferia, cioè la pelle, che in direzione centripeta, cioè verso il Sistema Nervoso Centrale. Se il Virus si sposta prevalentemente in direzione centripeta si può avere solo il dolore, senza le eruzioni cutanee (Herpes zoster sine herpete), viceversa se si sposta prevalentemente verso la pelle si avranno soprattutto manifestazioni cutanee. Le manifestazioni cutanee si risolvono sempre nel giro di alcune settimane, tuttavia in una percentuale non trascurabile di casi il dolore può persistere e durare per mesi o anni, ed in rari casi non passare mai. Il dolore che persiste dopo la risoluzione delle lesioni cutanee definisce la Nevralgia Posterpetica. Il dolore diviene intenso, continuo e spesso anche il semplice contatto della pelle con i vestiti può essere insopportabile. Un banale stimolo tattile può divenire uno stimolo doloroso (Allodinia), inoltre possono essere presenti alterazioni della sensibilità molto complesse.
La Nevralgia Posterpetica è dovuta al danno erpetico delle strutture nervose nelle quali si è riattivato il virus e può interessare non solo i nervi periferici, ma anche, nei casi più gravi, i neuroni centrali.
Sebbene l’Herpes Zoster abbia una chiara connotazione dermatologica, la gravità potenziale dei danni delle strutture nervose e la possibile evoluzione verso uno dei dolori più difficili da trattare lo rendono una patologia di preminente competenza di un Medico specialista in Terapia del Dolore. Difatti un trattamento mirato può evitare inutili sofferenze.
Il trattamento prevede l’impiego di farmaci specifici sia assunti per via orale che applicati direttamente nell’area interessata. Nei casi più gravi è necessario ricorrere a tecniche invasive, quali blocchi nervosi tronculari, plessici o neuroassiali, e procedure neurolitiche. Il fatto che la stessa patologia possa avere effetti diversi e rispondere diversamente ai trattamenti messi in campo deriva dal fatto che la lesione nervosa indotta dal Virus non è sempre uguale. Solo un medico specialista può riconoscerne le caratteristiche e mettere in campo il trattamento adeguato.
Articolo del: