High Level Structure: il nucleo degli standard internazionali


Pubblicata ad aprile la versione della struttura di alto livello, il framework comune per tutte le norme ISO relative ai sistemi di gestione.
High Level Structure: il nucleo degli standard internazionali

A fine aprile è stata rilasciata la nuova versione della Direttiva ISO/IEC, Parte 1 concernente le regole fondamentali per le attività tecnico-normative in ambito internazionale, all’interno della quale l'Annex SL, Appendice 2 definisce la struttura di alto livello per l'elaborazione di norme di sistemi di gestione che presentino testo e terminologia di base comuni, affinché siano facili da utilizzare e reciprocamente compatibili.

La struttura di alto livello HLS, editata per la prima volta nel 2012, ha proposto alcuni concetti chiave per l’implementazione efficace di un Sistema di Gestione aziendale:

  • approccio per processi sistemico-adattivo basato sul ciclo Plan – Do – Check – Act, con forte accento sulla fase di pianificazione;
  • analisi del contesto in cui opera l’organizzazione al fine di assicurare una piena comprensione dei fattori che possono impattare, positivamente e negativamente, sulla capacità di raggiungere i risultati attesi;
  • leadership e impegno per enfatizzare l’importanza del top management affinché i requisiti del Sistema di Gestione non siano percepiti come “separati” dalla gestione del business;
  • approccio basato sul rischio attraverso cui definire le esigenze da considerare e gestire per anticipare potenziali effetti indesiderabili e, al contempo, individuare fattori con impatto vantaggioso;
  • orientamento agli obiettivi e pianificazione delle modifiche per assicurare il raggiungimento dei risultati attesi;
  • informazioni documentate necessarie al mantenimento e miglioramento del Sistema di Gestione.

Le modifiche rispetto alle edizioni precedenti sono minime e riguardano principalmente:

  • l’integrazione del testo di base, comune a tutti i Sistemi di Gestione ISO, con le linee guida per gli estensori e gli utilizzatori delle norme;
  • un maggior rigore terminologico per garantire massima chiarezza e coerenza;
  • un nuovo punto 6.3 relativo alla "Pianificazione delle modifiche” già presente nello standard ISO 9001;
  • un’inversione nell’ordine di esposizione al punto 10 relativo a “Miglioramento continuo" e "Non conformità e azioni correttive".

Articolo del:


di Vasconi Vincenzo

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