I 3 principali ostacoli tra noi e la felicità
La noia, il vizio e il bisogno
Tutt’e tre sono come dei parassiti che girano nell’aria e che riescono a sopravvivere solo se riescono a trovare un corpo in cui insediarsi e proliferare.
Infatti, ad esempio: non si è noiosi, ma si diventa noiosi; non si nasce annoiati, ma si diventa annoiati.
La noia è l’anti-gioia ed è capace da sola di guastare la vita intera... E non solo la nostra!
Se uno si annoia, è capacissimo di annoiare gli altri e questi, come per una reazione immunitaria, prenderanno le distanze, lasciando il noioso/annoiato sempre più solo.
Il vizio è l’anti-tranquillità e dove c’è vizio c’è disordine, disprezzo di sé e disprezzo degli altri.
È inutile sottolineare come il vizio sia capace di moltiplicarsi a dismisura, rendendo inquieto e disarmonico tutto, fino all’autodistruzione.
Il bisogno è il più subdolo: per bisogno si agisce, ma per bisogno anche si subisce!
Il bisogno è la scintilla primordiale che ha portato l’Umanità a progredire.
Ma il bisogno, storicamente, è stata anche la condizione in cui larga parte dell’Umanità è stata tenuta per essere sfruttata.
In entrambi i casi, tuttavia, il bisogno se non è governato da equilibrio e da leggi, può portare a conseguenze disastrose. Può far agire sino a forme di progresso, che progresso non sono (si pensi al "progresso" di aver progettato e costruito bombe nucleari) e può far subire cattiverie e atrocità che non hanno nulla di umano (si pensi alla schiavitù, al traffico di organi, alle tirannie che affamano intere popolazioni).
Ebbene, gli stessi ostacoli si frappongono tra noi e il nostro "ben-essere" sul lavoro e, in questo caso, essi prendono il nome di: disimpegno, disordine e disperazione.
Ne parleremo in un altro articolo. Per ora ci limitiamo a contrastare ciascuno di essi con 3 frasi molto belle e profonde, capaci di farci subito focalizzare il "campo di battaglia" e di offrirci le giuste ispirazioni:
- contro il disimpegno: «Ci sono tre grandi cose al mondo: gli oceani, le montagne e una persona impegnata» (Winston Churchill, aforisma n. 181, da "Ascolta il lavoro e vivrai meglio!" - F. Candalice, 2015);
- contro il disordine: «Se ho tre ore per abbattere un albero, uso la prima ora per affilare l’ascia» (Abraham Lincoln, aforisma n. 213, da "Ascolta il lavoro e vivrai meglio!" - F. Candalice, 2015);
- contro la disperazione: «Nessun vento è favorevole per chi è privo di sogni, ideali, cambiamenti! Per noi che invece miriamo al rinnovamento, basterà che soffi sulle vele della speranza anche la leggera brezza!» (Claudio Visconti De Padua, aforisma n. 300, da "Ascolta il lavoro e vivrai meglio!" - F. Candalice, 2015).
Infatti, ad esempio: non si è noiosi, ma si diventa noiosi; non si nasce annoiati, ma si diventa annoiati.
La noia è l’anti-gioia ed è capace da sola di guastare la vita intera... E non solo la nostra!
Se uno si annoia, è capacissimo di annoiare gli altri e questi, come per una reazione immunitaria, prenderanno le distanze, lasciando il noioso/annoiato sempre più solo.
Il vizio è l’anti-tranquillità e dove c’è vizio c’è disordine, disprezzo di sé e disprezzo degli altri.
È inutile sottolineare come il vizio sia capace di moltiplicarsi a dismisura, rendendo inquieto e disarmonico tutto, fino all’autodistruzione.
Il bisogno è il più subdolo: per bisogno si agisce, ma per bisogno anche si subisce!
Il bisogno è la scintilla primordiale che ha portato l’Umanità a progredire.
Ma il bisogno, storicamente, è stata anche la condizione in cui larga parte dell’Umanità è stata tenuta per essere sfruttata.
In entrambi i casi, tuttavia, il bisogno se non è governato da equilibrio e da leggi, può portare a conseguenze disastrose. Può far agire sino a forme di progresso, che progresso non sono (si pensi al "progresso" di aver progettato e costruito bombe nucleari) e può far subire cattiverie e atrocità che non hanno nulla di umano (si pensi alla schiavitù, al traffico di organi, alle tirannie che affamano intere popolazioni).
Ebbene, gli stessi ostacoli si frappongono tra noi e il nostro "ben-essere" sul lavoro e, in questo caso, essi prendono il nome di: disimpegno, disordine e disperazione.
Ne parleremo in un altro articolo. Per ora ci limitiamo a contrastare ciascuno di essi con 3 frasi molto belle e profonde, capaci di farci subito focalizzare il "campo di battaglia" e di offrirci le giuste ispirazioni:
- contro il disimpegno: «Ci sono tre grandi cose al mondo: gli oceani, le montagne e una persona impegnata» (Winston Churchill, aforisma n. 181, da "Ascolta il lavoro e vivrai meglio!" - F. Candalice, 2015);
- contro il disordine: «Se ho tre ore per abbattere un albero, uso la prima ora per affilare l’ascia» (Abraham Lincoln, aforisma n. 213, da "Ascolta il lavoro e vivrai meglio!" - F. Candalice, 2015);
- contro la disperazione: «Nessun vento è favorevole per chi è privo di sogni, ideali, cambiamenti! Per noi che invece miriamo al rinnovamento, basterà che soffi sulle vele della speranza anche la leggera brezza!» (Claudio Visconti De Padua, aforisma n. 300, da "Ascolta il lavoro e vivrai meglio!" - F. Candalice, 2015).
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