I conflitti di coppia e le differenze di genere
Che gli uomini e le donne siano diversi ce lo dice non solo la scienza, poiché nessuno di noi può mettere in discussione il fatto che uomini e donne sono fisicamente differenti. Il peso, la forza, l’anatomia non sono certo delle opinioni ma dei dati incontrovertibili. Gli uomini e le donne sono molto differenti dal punto di vista biologico e neuro-cerebrale, ma senza dilungarsi troppo su quelli che sono gli aspetti biochimici, le dimensioni del cervello, la concentrazione della materia grigia e sullo spessore del corpo calloso, ciò che a noi interessa sapere è che la ricerca scientifica ci dice che le donne, grazie alla loro conformazione fisica avrebbero sviluppato, rispetto agli uomini, una maggiore capacità comunicativa ma anche un maggiore sensibilità, emotività ed intuito per i sentimenti, che le permetterebbe di cogliere, come un occhio clinico, i più diversi stati d’animo e i segnali non verbali, mentre gli uomini sarebbero più pratici e razionali. Ciò spiegherebbe perché la donna agli occhi dell’uomo sembra parlare troppo e l’uomo agli occhi della donna sembra poco loquace e perché quando la donna parla con l’uomo non si accontenta di esporgli solo i fatti, ma come un fiume in piena, li infarcirebbe di emozioni. Naturalmente si tratta di differenze in linea tendenziale e non in senso assoluto, nel senso che non riguardano tutti gli uomini e tutte le donne, poiché ad influenzare questa considerazione c’è l’aspetto ambientale rappresentato dal contesto socio- culturale che tenderebbe un po’ ad uniformare le attitudini dell’uomo e della donna.
Uomini e donne sono diversi e questo vale anche per quanto riguarda la comunicazione come lo afferma chiaramente la sociolinguista Debora Tannen nel suo libro che venne pubblicato nel 1990 dal titolo: Perché non mi capisci? Secondo la Tannen le differenze esistono ed è necessario identificarle e capirle poiché è l’unica strada per aprire nuove frontiere al dialogo, per affrontare i problemi e trovare insieme le soluzioni. Uomini e donne avrebbero due stili comunicativi diversi tali da rendere difficoltosa la comprensione reciproca. Se l’uomo comunica coi fatti più che con le parole e si preoccupa per trovare una soluzione al problema, la donna è più interessata al modo di comunicare che alla soluzione del problema poiché per lei parlare rappresenta una occasione per rinforzare la relazione con il proprio partner, per sfogarsi, per cercare intimità e comprensione.
Diventare dunque consapevoli dell’esistenza di queste diverse modalità di comunicare potrebbe evitare giudizi affrettati, frustrazioni, conflitti con il partner, potrebbe insomma renderci più comprensivi anche quando non riusciamo a vedere le cose con il punto di vista dell’altro.
Dott.ssa Maria Antonietta Canestrino, Mediatrice Familiare e sociale, Codroipo (Ud).
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