I Loft di Milano: Indagini Ambientali Obbligatorie


I Loft a Milano derivano dalla ristrutturazione di ex attività industriali. Il loro recupero prevede una serie di indagini ambientali
I Loft di Milano: Indagini Ambientali Obbligatorie
Nel recuperare vecchie aree industriali oramai dismesse, ma collocate oramai nel centro di Milano, la soluzione dei Loft è la migliore.
Il sito del Comune di Milano per questo ambito (http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/territorio/bonifiche) recita: In relazione a interventi edilizi e urbanistici, qualora sia necessaria la verifica dello stato di qualità delle matrici ambientali il proponente è tenuto ad eseguire una Indagine Ambientale Preliminare. In particolare il Regolamento Edilizio, in vigore dal 26 novembre 2014, all'art.10 elenca i casi in cui l'indagine è richiesta.
Dal punto di vista tecnico sono fornite di seguito alcune indicazioni di carattere generale.
Le indagini ambientali devono:
* essere progettate e realizzate secondo i criteri di buona norma tecnica, ragionevolezza e rappresentatività, con particolare riferimento al numero e al posizionamento dei punti di indagine;
* essere rappresentative dell'intero sito - pertanto non sono ritenute valide quelle riferite a singoli subalterni che non includano almeno anche le parti comuni quali cortili, giardini, etc.;
* essere rappresentative di tutte le matrici potenzialmente impattate da fenomeni di contaminazione e prevedere comunque il raggiungimento del terreno naturale sotto l'eventuale strato di riporto presente - in ogni caso la profondità da indagare deve essere almeno pari a 2 m;
* essere basate su campionamenti di tipo puntuale - non sono pertanto ammessi campioni incrementali o miscelati o riferiti a più di 1m di stratigrafia;
* includere il set analitico minimo costituito dai principali metalli (As, Cd, Cr, Hg), C>12, IPA. Il set è da estendere a tutti gli altri eventuali inquinanti di cui sia sospettabile la presenza in virtù delle attività pregresse svolte sul sito;
* includere il test di cessione sulle eventuali matrici materiali di riporto esposti a dilavamento e per le quali non sia già prevista la completa asportazione in qualità di rifiuti.
In alcuni specifici casi è invece richiesta l'esecuzione dell'indagine in contraddittorio con ARPA, con costi a carico del Proponente, previo accordo con la stessa Agenzia in merito alle modalità realizzative. In tal caso l'esito non dovrà essere dichiarato dal proponente nelle modalità sopra descritte, ma il Comune acquisirà il rapporto finale redatto del proponente e la relativa valutazione di ARPA.
Il contraddittorio con ARPA è richiesto:
1. da parte dell'Amministrazione comunale, su parere ARPA, con richiesta espressa rivolta al titolare di attività insalubre di 1^ classe, all'atto della cessazione dell'attività stessa (v. art. 2.6.5 Regolamento di Igiene);
2. nell'ambito della pianificazione attuativa e permessi di costruire convenzionati in caso di espressi accordi in tal senso con il Comune;
3. in ogni caso l'Amministrazione lo ritenga opportuno e lo richieda espressamente al proponente.
Per evitare qualunque tipo di problema occorre affidarsi a professionisti esperti in campo ambientale. Uno dei problemi maggiori è quello di effettuare sondaggi ambientali causando il minimo disturbo all'area. In questo caso occorrono mezzi di piccole dimensioni, in grado di entrare dalle normali "porte di casa", stare in zone con soffitti alti al massimo 2,5 metri ed addirittura "scendere le scale". In questo campo la Foldtani srl di Desio è leader, con le sue perforatrici tascabili e portatili.

Articolo del:


di Dr Geol Nicolodi Francesco

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