I mercati finanziari: la grande reazione
Forse dovremmo imparare qualcosa almeno questa volta!
Apro questo articolo con una frase provocatoria che non vuole essere un rimprovero a nessuno ma uno stimolo per tutti.
L'andamento dei mercati finanziari di tutto il Mondo è stato speculare in questa parte dell'anno. Ad un inizio anno sulla scia di un ottimo 2019 è seguito uno dei periodi più neri nella storia. Un crollo verticale rapidissimo che ha portato i mercati azionari a raggiungere minusvalenze di periodo medie superiori al 30% accompagnate da un calo violento di tutto il comparto obbligazionario che a sua volta ha registrato cali in termini di prezzi dei titoli fino all'8% ed anche oltre, in particolare sui mercati emergenti.
Nel frattempo il Covid-19 ha mietuto e purtroppo miete ancora vite umane in tutto il pianeta, mentre il 90% delle attività umane hanno registrato un blocco epocale mai avvenuto prima se non durante i periodi bellici.
Tutto negativo dunque; eppure, già a partire dal mese di aprile i mercati finanziari mondiali hanno cominciato a fornire nuovi segnali di vita e di risveglio. Molto merito va alle politiche monetarie delle Banche Centrali ed alle politiche fiscali messe in atto o programmate dai Governi ma quello che rimane oggi, è che molti settori e vari mercati stanno tornando ad avvicinare i valori pre-Covid.
Questo testimonia ancora una volta che i mercati puniscono ma non tradiscono. Se si concede loro il tempo necessario, non solo recuperano ma continueranno a crescere; non si fermeranno finché esisterà un sistema economico e pur attraversando periodi negativi forniranno soddisfazioni a chi non avrà paura ed avrà la pazienza necessaria.
Impostare oggi programmi di investimento a lungo termine, ben organizzati e gestiti da chi ha le competenze necessarie, garantirà buonissimi ritorni nei prossimi anni a tutti gli investitori.
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