I nuovi aiuti alle Imprese Agricole
Il nuovo P.S.R. in Piemontesd nuove opportunità alle aziende Agricole
Ormai sono partiti anche in Piemonte gli aiuti alle aziende agricole, che dire, in ritardo, molto in ritardo.
Il Piemonte è stato il fanalino di coda, l’importante è partire.
Due per ora le misure operative e prossimamente una terza, anzi mi correggo, la terza è appena aperta.
Una riservata ai giovani e l’altra alle aziende più consolidate che intendono raggiungere nuovi obiettivi.
Forse per la prima volta si sta operando davvero in un’ottica imprenditoriale, guardando ai contributi non come a una manna caduta dal cielo, ma come ad una possibilità d’investimento imprenditoriale.
Un concetto difficile in Agricoltura.
Forse ci siamo arrivati o ci stiamo giungendo, per colpa di tutti, non mi interessa se qualcuno sarà seccato o si seccherà per ciò che dico, si secchi pure. Forse è finita l’epoca dei finanziamenti facili, del tutto è possibile l’epoca dei finanziamenti finalizzati a se stessi. L’epoca in cui si faceva una faticaccia terribile per avanzare con un’azienda innovativa! Ne so qualcosa sulla mia pelle quando nel lontano 1995 misi su un’azienda di "trasformazione prodotti agricoli", mini filiera di frutta e ortaggi e trasformazione in azienda. Un’idea nata da un film. Poi dopo l’idea, l’azione, ovviamente il prodotto ricercato, ma non competitivo, non industriale, mi trovai a combattere da sola con la produzione, trasformazione, crescita dell’azienda e zero aiuti.
Un articolo sul giornale: Il geometra delle confetture, si soddisfazioni sicuramente perché il prodotto era piaciuto, ma forse l’idea non basta? Non è vero, di questo, ne sono sicura. L’idea è che quando s'inizia non sempre si è compresi e i finanziamenti di qualche anno fa non premiavano le innovazioni e le idee.
La mia idea di allora era troppo avanti per i tempi. Oggi si parla di diversificazione, di filiera, d'innovazione, allora di ricoveri attrezzi, di trattori. Oggi di crescita di finalità produttiva, di aumento dell’occupazione ecc.
Comunque oggi direi che ci sono opportunità e buone finalità.
Unica cosa è avere le idee chiare e credere in quello che si vuole raggiungere, insomma credere in un sogno. Allora io arrivai a crederci a tal punto che tre anni fa m’invitarono a una fiera, peccato che non avessi più prodotto perché: le strade si biforcano sono a volte tortuose, in discesa in salita, a volte la vita è strana.
Comunque amo l’agricoltura e ho un’attrazione irresistibile per tutte quelle aziende che hanno idee e perciò se qualcuno avesse bisogno di un suggerimento, può tranquillamente prendere contatto con la sottoscritta.
geom.bonfigliomaibero.it
Geom. Maria Antonella Bonfiglio
Il Piemonte è stato il fanalino di coda, l’importante è partire.
Due per ora le misure operative e prossimamente una terza, anzi mi correggo, la terza è appena aperta.
Una riservata ai giovani e l’altra alle aziende più consolidate che intendono raggiungere nuovi obiettivi.
Forse per la prima volta si sta operando davvero in un’ottica imprenditoriale, guardando ai contributi non come a una manna caduta dal cielo, ma come ad una possibilità d’investimento imprenditoriale.
Un concetto difficile in Agricoltura.
Forse ci siamo arrivati o ci stiamo giungendo, per colpa di tutti, non mi interessa se qualcuno sarà seccato o si seccherà per ciò che dico, si secchi pure. Forse è finita l’epoca dei finanziamenti facili, del tutto è possibile l’epoca dei finanziamenti finalizzati a se stessi. L’epoca in cui si faceva una faticaccia terribile per avanzare con un’azienda innovativa! Ne so qualcosa sulla mia pelle quando nel lontano 1995 misi su un’azienda di "trasformazione prodotti agricoli", mini filiera di frutta e ortaggi e trasformazione in azienda. Un’idea nata da un film. Poi dopo l’idea, l’azione, ovviamente il prodotto ricercato, ma non competitivo, non industriale, mi trovai a combattere da sola con la produzione, trasformazione, crescita dell’azienda e zero aiuti.
Un articolo sul giornale: Il geometra delle confetture, si soddisfazioni sicuramente perché il prodotto era piaciuto, ma forse l’idea non basta? Non è vero, di questo, ne sono sicura. L’idea è che quando s'inizia non sempre si è compresi e i finanziamenti di qualche anno fa non premiavano le innovazioni e le idee.
La mia idea di allora era troppo avanti per i tempi. Oggi si parla di diversificazione, di filiera, d'innovazione, allora di ricoveri attrezzi, di trattori. Oggi di crescita di finalità produttiva, di aumento dell’occupazione ecc.
Comunque oggi direi che ci sono opportunità e buone finalità.
Unica cosa è avere le idee chiare e credere in quello che si vuole raggiungere, insomma credere in un sogno. Allora io arrivai a crederci a tal punto che tre anni fa m’invitarono a una fiera, peccato che non avessi più prodotto perché: le strade si biforcano sono a volte tortuose, in discesa in salita, a volte la vita è strana.
Comunque amo l’agricoltura e ho un’attrazione irresistibile per tutte quelle aziende che hanno idee e perciò se qualcuno avesse bisogno di un suggerimento, può tranquillamente prendere contatto con la sottoscritta.
geom.bonfigliomaibero.it
Geom. Maria Antonella Bonfiglio
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