I piani individuali di risparmio


Cosa sono e come funzionano i P.I.R.
I piani individuali di risparmio
La legge di stabilità 2017 prevede all'art. 18, commi 11 - 25, l'istituzione dei P.I.R., i piani individuali di risparmio. Sono strumenti interessanti per il risparmiatore privato perché prevedono la totale esenzione dell'imposizione fiscale sugli utili prodotti dall'investimento.
Per quanto attiene alla loro struttura, sono semplicemente somme nel loro complesso destinate per almeno il 70 percento a strumenti finanziari emessi o stipulati da imprese che svolgono attività diversa da quella immobiliare, fiscalmente residenti in Italia od europee, con stabile organizzazione in Italia. Predetta quota deve essere investita per almeno il 30 per cento del valore complessivo in strumenti finanziari di aziende diverse da quelle inserite nell’indice FTSE MIB di Borsa italiana o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati. Non più del 10 per cento delle somme o valori destinati nel piano può essere investito in strumenti finanziari emessi o stipulati con lo stesso soggetto, o con altra società appartenente al medesimo gruppo, oppure in depositi e conti correnti.
L'investitore dovrà detenere detti titoli per almeno 5 anni, a pena del venir meno, retroattivamente, del beneficio fiscale. Annualmente sarà possibile investire la somma di 30.000 euro, con un limite massimo di 150.000 euro in 5 anni.
Lo scopo del favore fiscale risiede dunque nell'incentivare la partecipazione dei cittadini allo sviluppo del nostro mercato interno, con particolare attenzione alle PMI, attualmente penalizzate dalla severa concessione di finanziamenti da parte degli istituti di credito.
Per concludere la disamina si deve tenere pure conto dell'ulteriore previsione della legge di Stabilità relativa alla detrazione fiscale per la partecipazione al capitale di Start-up innovative (limitatamente ad azioni od obbligazioni convertibili), portata al 30 per cento, che può aumentare il vantaggio della sottoscrizione dei P.I.R.
Un esempio risulterà chiarificatore: supponiamo di impiegare 30.000 euro nella costituzione di un P.I.R., scegliendo titoli presenti su AIM Italia, il segmento di Borsa Italiana dedicata alle P.M.I. quotate. Poiché la concentrazione massima per titolo è del 10% impiegheremo 3.000 euro per ciascuna azienda innovativa, acquistando 10 titoli. Per ognuno di essi la detrazione fiscale sarà di 900 euro, pari a complessivi 9.000 euro di sgravio fiscale, a cui si dovrà sommare l'esenzione sulle eventuali plusvalenze prodotte dall'investimento.
E' senza dubbio una soluzione interessante per la destinazione del risparmio individuale, ma la scelta dei titoli da inserire nel portafoglio deve avvenire con cura, evitando il fai-da-te a meno di non possedere valide conoscenze in merito. E' piuttosto opportuno ricorrere al consiglio di un consulente finanziario, per non incorrere in rischi inopportuni per il proprio profilo di investitore.

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di Andrea Panizzon

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