I risparmiatori e il mercato
I risparmiatori guardano con paura ai mercati ed è a fronte di queste incertezze che proliferano quegli atteggiamenti populisti che imperversano nel mercato internazionale. La cultura del breve periodo alimenta la paura e scoraggia l’investimento intelligente.
“Il 2017 è stato un anno straordinario per i mercati azionari, con le quotazioni ai massimi storici in numerosi settori; al tempo stesso sono tuttavia aumentati a dismisura anche il senso di frustrazione e l’apprensione per il futuro. Paradossalmente, ai rendimenti elevati corrisponde un forte stato d’ansia. Sin dalla crisi finanziaria, chi ha i capitali ha maturato enormi vantaggi, mentre i più si trovano ad affrontare una combinazione di tassi bassi, ridotta crescita salariale e sistemi previdenziali inadeguati"
A scriverlo nella lettera annuale agli azionisti è Larry Fink CEO di BlackRock una delle più grandi società di investimento nel mondo. Ciò che scrive è davvero importante: bisogna guardare al medio-lungo termine quando si fanno gli investimenti senza dimenticare che le nuove tecnologie continueranno a far crescere l’economia e, quindi, anche i mercati finanziari.
I risparmiatori sono pro-ciclici, cioè vendono quando le cose vanno male e comprano quando le cose vanno bene.
Per uscire da questo mood di instabilità e dare maggior qualità alle prospettive future è necessario cominciare a pensare alll’eccesso di liquidità che appesantisce i portafogli senza portare valore. Per questo motivo i risparmiatori devono trasformarsi in investitori più consapevoli attraverso l'aiuto di un consulente.
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