I tempi della separazione consensuale
Spesso mi viene chiesto cosa fare per ridurre i disagi e i tempi della separazione personale.
La risposta è: “Velocità” uguale “consenso”.
Oggi esistono diversi modi per arrivare a una separazione quasi indolore (il “quasi” è d’obbligo considerato che la separazione rappresenta un momento molto delicato e spesso fonte di malessere e preoccupazione, anche per quello dei due che vuole separarsi e che prende l’iniziativa).
Ho detto che ci sono diversi modi per separarsi in modo conciliante e senza soffrire troppo.
Quali sono i modi per separarsi?
La normativa entrata in vigore da qualche anno ha reso l’iter molto più veloce e semplice, a patto – beninteso – che si raggiunga un accordo.
Parliamo, perciò, di separazione consensuale.
L’altro tipo di separazione, detta giudiziale, richiede, infatti, ancora oggi un iter abbastanza lungo.
Certo, talvolta la causa è inevitabile perché il conflitto è esacerbato e non si vuole o non si riesce (almeno all’inizio) a raggiungere un accordo. Questa situazione obbliga a rivolgersi al Tribunale per potersi separare e anche nella più rosea delle ipotesi, dovete mettere in conto oltre un anno, se non due o anche di più.
D’accordo che, durante lo svolgimento della causa, il giudice detterà alcune regole provvisorie per consentire di “andare avanti” comunque; tuttavia, fino alla decisione finale, non ci si può sentire al sicuro, perché – appunto – c’è ancora quella pendenza che impedisce di voltare pagina.
Ma torniamo alla separazione consensuale.
Se prima bisognava aspettare mesi e mesi per arrivare alla conclusione, oggi i tempi sono notevolmente ridotti. La durata effettiva varia da caso a caso ma vi assicuro di avere concluso numerose separazioni e divorzi consensuali nell’arco di poche settimane.
Certo, se si decide di ratificare l’accordo davanti al giudice, vanno messi in conto almeno 5 o 6 mesi per arrivare al cd. Decreto di omologa della separazione.
Quello che allunga notevolmente i tempi è l’attesa per l’udienza davanti al giudice. E, anzi, presso taluni uffici giudiziari si è cominciato a fissare udienze di separazione consensuale molto avanti nel tempo per disincentivare il ricorso al Tribunale e affidarsi alla nuova modalità, denominata “negoziazione assistita” e smaltire così il carico degli Uffici.
Riepilogando, dunque, quali sono i tempi della separazione consensuale?
• Ci si può separare consensualmente, secondo la modalità tradizionale, cioè chiedendo l’omologa dell’accordo al Giudice (questa modalità richiede un tempo più lungo, mediamente 5 o 6 mesi);
• Ci si può separare consensualmente, secondo la nuova modalità della negoziazione assistita. Tempo occorrente: poche settimane. Cos’è che fa risparmiare tempo? Il fatto che si lascia fuori l’ufficio giudiziario e tutto viene gestito fino in fondo dagli avvocati.
Quanti incontri servono per concludere la negoziazione?
Mediamente uno o due. È anche possibile fare un solo incontro e proseguire la trattativa ‘a distanza’.
Il più delle volte, comunque, già dopo il primo incontro l'avvocato esperto è in grado di dirvi se la trattativa ha buone possibilità di concludersi in modo fruttuoso e sarà facile per gli stessi interessati capire che aria tira.
Come e dove si svolge la negoziazione?
Nello studio di uno degli avvocati. È quasi essenziale che alla negoziazione partecipino tutti, cioè coniugi e avvocati. A parte il fatto che è la legge stessa a stabilirlo, di sicuro un incontro tra i soli avvocati rischierebbe di rimanere sterile o di allungare i tempi. Tempi a parte, poi, perché i coniugi dovrebbero rinunciare all'opportunità di un confronto e di un dialogo aperto e assistito?
Se la trattativa va in porto che cosa succede dopo?
Una volta che l’accordo è stato raggiunto, gli avvocati predispongono il testo dell'accordo. E qui sta la differenza fondamentale rispetto alla separazione consensuale da sottoporre alla ratifica del giudice. Qui, infatti, sono gli avvocati che portano avanti tutto, dall’inizio alla fine, senza perdite di tempo, senza attese per l’udienza. Per darvi un’idea concreta di come funziona la separazione veloce, pensate a quando avete acquistato o venduto un appartamento o un garage davanti al notaio. È più o meno la stessa cosa, solo che anziché dal notaio vi recherete a firmare l’atto presso lo studio dell’avvocato.
Poi ci saranno altre attività da compiere, ma a queste dovrà pensare l’avvocato e, comunque, saranno incombenti molto veloci: trasmissione dell'atto al Procuratore della Repubblica per il nulla osta e, poi, all'Ufficio dello stato civile, ma la separazione come tale è già fatta. In tutto, per gli ultimi incombenti, potete mettere in conto circa due settimane.
Semplice no?
(La riproduzione anche parziale del presente articolo è vietata, salvo espressa autorizzazione dell’autore)
Articolo del: